La nuova canzone di Vasco: ‘Gli sbagli che fai’, testo e spiegazione

Il brano scritto per la docu-serie biografica del Kom “Il Supervissuto: “OST” in arrivo su Netflix mercoledì 27 settembre

Bologna, 25 settembre 2023 - “A un certo punto ho avuto la netta sensazione che ci volesse anche una canzone, una canzone inedita, proprio adatta per la serie”. Così il Komandante aveva preannunciato l’uscita di ‘Gli sbagli che fai’, brano e colonna sonora dell’attesissimo biopic Vasco Rossi – Il Supervissuto’.

Vasco Rossi e il nuovo brano "Gli sbagli che fai", colonna sonora della docuserie Netflix
Vasco Rossi e il nuovo brano "Gli sbagli che fai", colonna sonora della docuserie Netflix

La nuova canzone di Vasco Rossi sarà fuori mercoledì 27 settembre su tutte le piattaforme digitali in contemporanea con il rilascio della docu-serie Netflix. 

Di cosa parla la nuova canzone di Vasco Rossi  

La canzone è un viaggio intro e retrospettivo del Komandante. Con questa colonna sonora, Vasco si apre e si racconta in prima persona. Il brano parla infatti di sé, della sua vita spericolata, straordinaria e supervissuta. Con affetto e maturità ripensa a quel ragazzo pieno di sogni che voleva vivere la vita a modo suo, tra gioie ed errori.

“Gli sbagli che fai”: testo e spiegazione  

“Ho passato una sera con me” è l’incipit del brano di Vasco che spiega: “È un viaggio all’interno di sé stessi alla ricerca di un “sé” che non esiste, ma è solo un illusione. Tutto cambia tutto si trasforma, anche noi siamo “un processo” sempre in divenire, come tutto nell’universo. È Una canzone sulla condizione umana, alla continua ricerca di un “centro di gravità permanente” che non può esistere e di un senso che non sempre c’è.” “Sono diventato quello che sono grazie anche agli sbagli che ho fatto! Sempre a correre, correre Scappando da che Sempre a prendere, prendere che non si sa mai  A cercar di correggere gli sbagli che fai”   “Prendimi la mano e raccontami che niente è impossibile” è la frase principale della canzone che arriva verso la fine. Spiega il Kom: “Tutti gli artisti fanno questo: ti prendono la mano e ti portano in un mondo altro facendoti credere che niente è impossibile. L’elogio dell’arte che regala l’illusione di credere. Anche solo con una canzone la mente può scacciare via tutti i pensieri e portarti là dove tutto è possibile”.