PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Andrea Roncato: "Chi lavora nel cinema non va mai in pensione"

Incontro con lettori e fan a Porretta. A settembre una fiction in città

Andrea Roncato

Andrea Roncato

Bologna, 17 agosto 2022 - Ha un’agenda fittissima, tra impegni sul set, film in uscita, serie tv e pellicole ancora tutte da scrivere. Vive a Roma, ma ogni occasione per tornare a casa è sempre la benvenuta. Come l’appuntamento di questa sera a Porretta Terme, che vedrà l’attore Andrea Roncato al centro di una ‘Intervista ignorante ’, condotta da Enrico Ciaccio all’interno della rassegna Estate Najadi nel Parco delle Terme (ore 21.30).

Roncato, per cosa sta la definizione di ‘ignorante’ per l’ intervista di questa sera? "Veramente non lo so, staremo a vedere... Posso però dire che ogni volta che salgo su un palco per un’intervista, poi devono costringermi ad andare via. Con le centinaia di film e serie tv che ho girato, potrei parlare anche del rapporto tra cinema e... Guerre puniche. Mi piace il ruolo dell’intervistato, perché mi permette di attraversare tutta la gamma di sentimenti dei quali un attore è capace. Questa sera farò fare al pubblico un viaggio nella storia della nostra nazione attraverso il mestiere dell’attore e tanti film girati da solo e con Gigi Sammarchi".

Mestiere, quello dell’ attore che lei continua a coltivare con grande energia. "E’ forse l’unico lavoro per il quale non si va mai in pensione. Il cinema racconta sempre la vita, e nella vita ci sono le fasi della gioventù, della maturità e della vecchiaia. Io sono uno di quelli, e ne sono molto orgoglioso, che ha contribuito a sfatare il mito della bellezza come condizione necessaria per fare l’attore. C’è sempre bisogno di volti particolari, i registi sono sempre alla ricerca di identità. Vorrei che le nuove generazioni lo capissero sino in fondo. Non importa come sei fatto, viva le imperfezioni, ma quello che sai fare".

Oggi è a Porretta, quando tornerà a Bologna? "Sarò in città dal 10 settembre. Iniziamo a girare una nuova fiction prodotta da Cattleya per Sky. Si chiama Un amore ed è una storia sentimentale ambientata tra Bologna e Barcellona. Sono al lavoro proprio in questi giorni con la produzione per definire le caratteristiche del mio personaggio. Ci saranno anche Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti ".

Bologna è adesso una delle città di riferimento per il cinema italiano. "Un riconoscimento dovuto, e il merito è di Emilia-Romagna Film Commission. Nei prossimi mesi usciranno due film con la mia presenza girati in Regione. Uno è ’La California ’ di Cinzia Bomoll , ambientato a Sant’Agata Bolognese dove recito con Lodo Guenzi . La voce narrante è dell’amata Piera Degli Esposti . Poi arriverà nella sale ’Evelyne tra le nuvole ’, diretto da Anna Di Francisca , girato nell’Appennino".

Ma lei guarda già al di là della fiction di Sky. "Si, lo confesso. Appena terminato di girare il film al quale lavora adesso, Pupi Avati dovrebbe iniziare una nuova opera alla quale pensa da tempo, un thriller e, se si farà, ho già una parte".

A chi sente di essere de bitore per la sua carriera? "Potrei citarne tanti, ma per affetto penso a Raimondo Vianello . Fu lui a portare Gigi e me in tv nel 1978. Ci ospitava a casa sua e di Sandra Mondaini, e ogni mattina ci faceva trovare una copia del ’Resto del Carlino’ con l’edizione di Bologna".