Un genio a Bologna: la visita di Albert Einstein

Lo scienziato tenne in città tre importanti conferenze pochi mesi prima di vincere il Nobel per la Fisica

Albert Einstein con il matematico e professore dell’Università Federigo Enriques che lo invitò a Bologna

Albert Einstein con il matematico e professore dell’Università Federigo Enriques che lo invitò a Bologna

Ottobre 1921: alla stazione di Bologna arriva un cittadino di nascita tedesca, ma di nazionalità svizzera, che pochi (anzi forse nessuno) conoscono per l’aspetto fisico, ma che all’epoca tanti in ambito accademico, e in futuro tutti a livello mondiale, impareranno a riconoscere per il suo nome. E per le sue scoperte.

Stiamo parlando di Albert Einstein, il fisico padre della moderna teoria della relatività (tra le altre cose) e che, pochi mesi dopo quella visita sotto le Due Torri, sarebbe stato insignito del premio Nobel per la Fisica dall’accademia di Stoccolma. Ma cosa ci fa Einstein a Bologna? Tra l’altro alla vigilia di quella che sarà la sua consacrazione scientifica più importante di una lunga e importantissima carriera.

Per saperlo basta ascoltare la puntata odierna del podcast, il Resto di Bologna, disponibile su tutte le principali piattaforme (Spotify, Google e Apple podcast), dove il nostro collaboratore Marco Poli racconta modalità, tempi e curiosità di questa visita. Quello che possiamo anticipare è che Einstein arrivò su invito del matematico e professore dell’Università Federigo Enriques e che sotto le Torri tenne tre importanti conferenze all’Alma Mater nei giorni 22, 24 e 26 ottobre nell’aula Stabat Mater dell’Archiginnasio, prima di ritornare in stazione e dirigersi alla volta di Padova.

Prima di lasciare la nostra città, però, Einsten tenne un’ultima conferenza, questa volta in modalità ‘privata’ a un gruppo di studenti dell’Accademia delle Scienze.

Il podcast