ANDREA BONZI
Cultura e spettacoli

Spie, drammi e umorismo: ecco i fumetti di Spam

Intervista a Roberto Guerinoni, che ha presentato a Lucca il suo ’Storia Umida’: “Racconto le avventure di Mario, un impiegato che suda in continuazione”

Una tavola di ’Storia Umida’ (Coconino-Fandango) con i protagonisti Claudia e Mario

Una tavola di ’Storia Umida’ (Coconino-Fandango) con i protagonisti Claudia e Mario

Bologna, 29 novembre 2024 – Spie, rapimenti, complotti e...iperidrosi. ’Storia umida’ (Coconino), il fumetto di Roberto Guerinoni – che si firma come ’Spam - Il mandarino psichico’ non ha certo paura di mescolare generi e stili. Guerinoni, nato a Brescia 27 anni fa, racconta le (dis)avventure di Mario, un impiegato deriso dai colleghi, abbandonato dai genitori e invisibile alle donne. Come se non bastasse – e no, non basta -, il povero Mario è affetto da iperidrosi, ovvero suda incessantemente, patologia per cui si sente continuamente in imbarazzo. A cambiargli la vita arriverà Claudia, una terrorista con la pistola che lo trascinerà in un intrigo internazionale alla Alfred Hitchcock.

L’autore - che con questo lavoro ha vinto la borsa di Borsa di studio dedicata a Tuono Pettinato, indetta dall’Accademia delle Belle arti di Bologna e dalla Fondazione intitolata al disegnatore prematuramente scomparso – è ospite della puntata odierna de ’il Resto di Bologna’, il podcast della nostra redazione che potete ascoltare su Spotify o sul nostro sito.

Guerinoni – o dovrei dire Spam – come nasce Storia umida, presentato anche all’ultima Lucca Comics?

“Parto principalmente dai personaggi: ne avevo disegnato uno che sudava costantemente, mi divertiva e sembrava avesse potenziale per raccontare. Ci avevo fatto un racconto breve, poi, man mano, è diventato un libro e anche la mia tesi all’Accademia”.

A quali autori ti ispiri?

“Come segno, mi hanno influenzato gli americani come Daniel Clowes e Charles Burnes, ma anche lo spagnolo Marti (autore di Taxista) e lo stesso Tuono Pettinato, che purtroppo non ho mai conosciuto di persona”.

Come è nata la tua passione per il fumetto?

“Ho iniziato a disegnare fumetti alle elementari, anche mio zio, da adolescente, li faceva, ricordo questi faldoni che la nonna mi faceva vedere e che mi affascinavano, ancora prima che iniziassi a leggerli. Ecco, credo che la ragione principale dell’amore verso questo medium sia quello”.