Bologna, 6 novembre 2024 – Sport, musica, ambiente e guerre. E poi ancora storie d’amore e di fragilità e riscatto. Sono alcuni dei temi toccati dai 14 tra film e audiovisivi che la Regione ha sostenuto e promosso.
Un elenco approvato dalla Giunta regionale, che ha assegnato contributi per 750mila euro. I 14 nuovi progetti sono stati selezionati attraverso un bando sulla produzione cinematografica e audiovisiva destinato a imprese con sede o unità locale in Emilia-Romagna, cofinanziato dai Fondi europei del Programma regionale Fesr 2021-2027. Rientrano nella selezione due film, nove documentari, tre cortometraggi. Il valore complessivo delle opere è di quasi 14 milioni di euro, con un impatto sul territorio che sfiora i 7 milioni di euro.
La selezione
Le opere spaziano dal documentario della casa di produzione Tiwi “moka”, con la m minuscola che svela la storia dell'oggetto più comune nelle case degli italiani, a Small Boss con “Rotacismo”, che segue il viaggio alla ricerca dell’identità di Riccardo, nato con la sindrome di Treacher Collins che comporta malformazioni al volto e problemi di udito.
Ambiente e sport
Il grande fiume e gli equilibri del suo ecosistema sono al centro di Via Po, del produttore Filandolarete. Lo sport, invece, è protagonista di due documentari: il primo, diretto da Giangiacomo De Stefano con Sonne Film, è “Ago”, su Giacomo Agostini leggenda del motociclismo azzurro negli anni 60 e 70; il secondo è “Imola 1994, sfiorando il mito” di Mammut, con la regia di Francesco Merini, che racconta il tragico incidente di Formula 1 a Imola del 1994 in cui perse la vita Ayrton Senna.
Musica
La musica è al centro di due documentari: "Sono solo canzonette” sulla vita del cantautore Edoardo Bennato, di Stefano Salvati con Daimon Produzioni. “Rock sotto l'assedio, la musica oltre la guerra”, prodotto da Lullabit torna al 1995 quando, durante l’assedio di Sarajevo, un fotografo bolognese e un filmaker scoprono un mondo rock underground.
Amore e guerra
Kine con “Un ritorno” affronta il tema del colonialismo nel ventennio fascista con Romano Ismani, giornalista che nel 1938 parte per un reportage dall’Etiopia e si scontra con la realtà africana. “La scelta di Georges il cuoco”, produzione Terratrema, mette al centro l’amore per una donna e per un luogo. E così lo chef francese Georges Cogny decide contro ogni convenienza di vivere e lavorare in un borgo dell’appennino emiliano spopolato dall'emigrazione.
Pongo con “Le ore blu” presenta Bruno, allevatore emiliano che spera che il figlio Pavel, soldato arruolato nell’esercito ucraino e disperso, stia fuggendo per tornare da lui. Tra i lungometraggi c’è “La principessa delle acque” di Michele Fasano che con la sua Sattva Film racconta la storia di Ramandeep e Prem che rifiutano il matrimonio combinato e organizzato dai genitori.
Il velo dei sensi, Storta e Tornando a Est
Sayonara produce il cortometraggio “Il velo dei sensi” dove Irene, Eugenio e Massimiliano sono immersi in un universo di suoni, superfici, sapori e odori, suggerendo nuove possibilità di rappresentare la realtà. In “Storta/Twisted Rodaggio” racconta la storia di una dodicenne outsider di provincia, con una diagnosi di scoliosi e un busto correttivo da portare 16 ore al giorno. Dopo il successo di Est, i tre giovani cesenati Pago, Rice e Bibi in “Tornando a Est” si rimettono in strada per raccontare un altro viaggio dopo la caduta del muro di Berlino, fatto di equivoci e intrighi internazionali. Produce Stradellest, dirige Antonio Pisu.