BENEDETTA CUCCI
Cultura e spettacoli

Bologna, città dark e misteriosa. Storie di alchimisti, maghi e streghe

Il nostro podcast di oggi spiega i tanti simboli esoterici, astrologici e massonici nascosti fra le vie e i portici Dalla scultura in ferro della Diavolessa arsa viva al ciclo dello zodiaco sulla meridiana più lunga del mondo

Uno dei segni dello zodiaco lungo la meridiana di Cassini in San Petronio

Bologna, 13 aprile 2023 – Sarebbe facile chiederlo a un turista: quanto è dark e misteriosa Bologna? Con i portici che riparano dalla luce, le sue architetture medievali, le torri, le frecce… non è assolutamente un mistero che la nostra città ispiri intrighi e torbide storie. Pensate a chi abita circondato dai grattacieli!

Pare però, che anche i bolognesi sentano questo strana energia nell’aria, sennò non si spiegherebbe la folta schiera di commissari che da decenni calpestano la nostra città dalle pagine di splendide penne noir.

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Bologna magica e misteriosa – Il Resto di Bologna

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L’alchimia di cui sono intrise certe architetture e progettazioni urbane, con particolari inediti e spesso sinistri, forgia menti fervide di fantasie paurose.

La Dotta è stata una città magica, un centro prolifico di stregoneria, tanto che la repressione di queste pratiche da parte del tribunale dell’Inquisizione fu particolarmente feroce. Ma allora, che occhi ci guardano dal passato?

Senz’altro quelli di alchimisti, astrologi ed eretici. Ci muoviamo tra simbologie e architetti particolari. E tutto è raccontato nel podcast Il Resto di Bologna di oggi, ascoltabile sul nostro sito e su Spotify , sulla Bologna magica e Misteriosa.

Partiamo da San Petronio: la costruzione della facciata, iniziata nel 1390 sotto la direzione di Antonio di Vincenzo, propone delle geometrie che ricamano una simbologia cara ai Maestri Muratori, ovvero alla Massoneria. Fu ispirata all’astrologia e proprio dentro la Basilica è calpestabile il ciclo dello zodiaco sulla meridiana ideata e costruita da Gian Domenico Cassini, la più lunga del mondo coi suoi 67,72 metri!

E la fontana del Nettuno? Anch’essa crea un evidente collegamento al Concilio Tridentino, è dedicata al dio pagano Nettuno il cui tridente schiaccia l’eresia. Lì vicino si erge il palazzo in cui Re Enzo, figlio di Federico II, fu imprigionato: qui il sapiente mago Michele Scoto raccolse la sua magia e organizzò sontuosi banchetti, facendo arrivare libagioni direttamente da Parigi.

Bologna città di donne intelligenti e colte dette streghe: come Caterina, vissuta nel XV secolo e ricordata dinnanzi alla chiesa di San Procolo, sotto il portico dei Bastardini, dalla scultura in ferro della Diavolessa bolognese o Gentile Budrioli, arsa viva davanti a San Domenico perché colta, a conoscenza di astrologia e arti erboristiche.

Gran finale con la pietra di Bologna, un epitaffio funebre romano dal contenuto incomprensibile ai profani, che inizia con il nome di una aleatoria figura femminile, Aelia Laelia Crispis.