Bologna, 2 dicembre 2024 – Gianni Morandi, una vita da film. E, guarda caso, parte proprio tutto da un cinema. L’Aurora di via Vittorio Emanuele, a Monghidoro. È forse in quella sala che per la prima volta ’vede’ la polvere di stelle. Vende ’brustolini’ e caramelle agli spettatori. C’è una foto di 70 anni fa che lo ritrae con lo stesso sorriso di oggi e con una scatola legata al dietro al collo. È il secondo lavoretto, il primo è aiutare papà Renato, che faceva il calzolaio, ad aggiustare le scarpe.
Quel cinema però diventa anche il primo palcoscenico, trampolino di lancio, debutta lì a 9 anni, prima come annunciatore tra il primo e secondo tempo poi con i primi concerti.
A distanza di un decennio dalla chiusura e in occasione degli 80 anni di Morandi, il cinema riapre i battenti. Nel marzo scorso è stato acquistato all’asta dall’editore bolognese Paolo Emilio Persiani, grande amante del borgo appenninico, con l’intenzione di salvare il cinema e rilanciarlo. Un bel regalo per il paese, rimasto senza sala, e per lui, Gianni, che oltre all’enorme successo conquistato come cantante, sul grande schermo poi ci è finito nelle vesti di attore, a partire dal 1964 con ’Totò sexy’ (con Totò e Macario) in un piccolo cameo e per tutti i decenni a seguire. Irrefrenabile: l’ultimo lavoro, pubblicato due settimane fa, è ’L’attrazione’, scritto con l’amico e collega Lorenzo Jovanotti. Del resto lo chiamano l’‘eterno ragazzo’.
E lui, per rivendicare lo spirito giovanile, ha fatto sapere che festeggerà traguardo delle 80 candeline a Lisbona, dove andrà per assistere alla partita di Champions League tra il Benfica e la sua squadra del cuore, il Bologna, di cui è stato presidente onorario dal 2010 al 2014, nonché autore dell’inno ‘Le tue ali Bologna’, assieme ai colleghi tifosi Luca Carboni, Lucio Dalla e Andrea Mingardi.