Bologna, 21 novembre 2023 – La tendenza internazionale di riportare a nuova vita i cinema d’inizio Novecento passa da Bologna, vera e propria "Ville Lumière" d’Italia (nel segno, s’intende, dei mitici fratelli francesi considerati gli inventori del cinema). È così che finalmente vede la luce proprio oggi, dopo quasi dieci anni di lavori, tenuto a battesimo dal regista Marco Bellocchio – presidente della Cineteca felsinea, protagonista di un incontro già sold out – il cinema Modernissimo, sala storica tra piazza Re Enzo e via Rizzoli, a un passo da piazza Maggiore.
Si tratta di uno spazio inserito con il teatro nel sotterraneo di Palazzo Ronzani (dal nome della famiglia che lo commissionò, che fece fortuna con la produzione industriale della birra), un edificio polifunzionale in cemento armato nato dall’avveniristico progetto dell’ingegner Gualtiero Pontoni, che, insieme all’innalzamento di altre opere architettoniche, segnava la trasformazione della "turrita" in città, per l’appunto, "modernissima", proiettata in quel futuro che allora, era il 1915, parlava il linguaggio del Liberty.
Un idioma estetico di cui Bologna è ricca (è un po’ da sfatare questa visione medievale tout court), che torna a farsi ammirare tra le pareti, le poltrone (tutte dedicate a registi/registe e attori/attrici), gli ornamenti, nel grandioso lavoro scenografico di Giancarlo Basili, pluripremiato scenografo di teatro e cinema e anima del progetto, accanto a quello di una visione cinematografica alla massima qualità consentita dagli standard tecnologici attuali, sia in termini di restituzione dell’immagine (la cabina di proiezione sarà dotata di proiettori per la pellicola e per i formati digitali fino al 4K, la massima risoluzione oggi possibile) sia in termini di qualità del suono.
Basili ha iniziato uno studio filologico dei reperti stilistici presenti all’interno dei locali di Palazzo Ronzani e ha coinvolto il capopittore Mario Marsico nella realizzazione dei decori e degli "oggetti di scena". Sarà davvero il paradiso dei cinefili non solo di Bologna, ma di tutta Italia, il Modernissimo, che da oggi vedrà dieci giorni di festeggiamenti con l’arrivo di attori e registi.
Gli ospiti vip
A cominciare dall’americano Wes Anderson che sabato 25 e domenica presenterà due film da lui selezionati e che lunedì 27 sarà in sala per una conversazione pubblica, e da Jeff Goldblum, che sabato introdurrà il capolavoro di Cronenberg "La mosca", di cui fu protagonista.
Tante le proiezioni già prenotabili online sul sito della Cineteca e divise in sezioni come "cineclub", "cultissimo", "un’ora sola" (i film delle 13, pausa pranzo, che durano 60 minuti), presentate da Tornatore, Martone, Basili stesso, Manetti Bros., Marco Tullio Giordana, Alice e Alba Rohrwacher, i fratelli Avati, Alessandro Bergonzoni.
Ispiratrice di questa scelta urbanistica è stata un’intuizione di Angelo Guglielmi – storico direttore di Rai3 e assessore alla Cultura di Bologna, nella giunta Cofferati, dal 2004 al 2009 – che stilò durante il mandato bolognese una norma per la tutela delle sale cinematografiche storiche.