
Da sinistra, Fedez, Chiara Ferragni e il cardinale di Bologna Matteo Maria Zuppi
Bologna, 31 gennaio 2025 – Per comunicare in maniera efficace serve "empatia, capacità di raccontare qualcosa che non sia un inutile zuccherone" ma di affrontare i problemi e la realtà con "speranza, che è forza, non è eludere i problemi". Lo ha detto il presidente della Cei, cardinale arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, intervenendo all'incontro dal titolo 'La deontologia nell'informazione e giornalisti con un linguaggio di speranza' all'Istituto Veritas Splendor.
Zuppi ha anche citato uno dei casi di cronaca più dibattuti degli ultimi giorni: "Le vicende dei Ferragnez da un certo punto di vista sono emblematiche – ha detto sorridendo – perché sono loro stessi tragicamente vittime del loro meccanismo. Se si pensa che hanno centinaia di migliaia di follower, di persone che guardano dal buco della serratura ogni giorno quello che fanno, fa drammaticamente sorridere. Noi però dobbiamo comunicare qualcosa di molto più bello, che comunichi speranza. Voi - ha aggiunto rivolgendosi alla platea dei giornalisti - dovete far vedere i riflessi della bellezza di Dio".
"Noi abbiamo una grandissima libertà, quella più vera. Il nostro editore di riferimento è molto esigente ma ci lascia liberi perché ci lega alla storia. Abbiamo una grande libertà esigentissima per parlare e comunicare quella tanta bellezza di Dio che è nascosta nella storia degli uomini", ha concluso Zuppi.