REDAZIONE BOLOGNA

Capodanno: migliaia in piazza a Bologna per salutare il 2025 con il rogo del Vecchione

Una grande folla sul Crescentone per dare l’addio all’anno vecchio. Sulle note di Lucio Dalla ha preso fuoco il fantoccio, ‘Mercurio, la fenice’, progettato dall’illustratrice Fumettibrutti: le foto

Bologna, 1 gennaio 2025 – Erano migliaia i bolognesi che, ieri sera, per salutare il 2025 si sono radunati sul Crescentone di piazza Maggiore, attorno al tradizionale rogo del Vecchione d’artista. 

Un fantoccio alto sei metri, imbottito di petardi, ha preso fuoco allo scoccare della mezzanotte sulle note di Lucio Dalla. Quest’anno la gigantesca opera è stata progettata dall’illustratrice Fumettibrutti (in arte Yole Signorelli).

Le foto e i volti del Capodanno 2025 a Bologna

Rappresentava una creatura leggendaria ed unica, Mercurio, la fenice, che rinasce dalle proprie ceneri e, proprio per questo motivo, simboleggiava la capacità di far fronte in maniera positiva alle avversità, coltivando le risorse che si trovano dentro ciascuno.

La folla in piazza Maggiore per il rogo del Vecchione d'artista; 'Mercurio, la fenice' prende fuoco a mezzanotte, il fantoccio è stato disegnato dall'illustratrice Fumettibrutti
La folla in piazza Maggiore per il rogo del Vecchione d'artista; 'Mercurio, la fenice' prende fuoco a mezzanotte, il fantoccio è stato disegnato dall'illustratrice Fumettibrutti (FotoSchicchi)

Di colore rosa con lunghi capelli argentati, Mercurio, la fenice viveva, prima di essere bruciato, su un baule azzurro ancora chiuso il cui contenuto, ancora celato, ci ha indicato, secondo l’artista, che la strada per una società più consapevole, è ancora in divenire.

Mercurio, la fenice ci ha consegnato anche una nuova chiave per indagare al suo interno: la indossa appesa al collo, è un simbolo transfemminista. La fenice brucia solo per risorgere e così facendo, Mercurio ha aperto il suo baule trasformando la società in uno spazio multicolore dove ogni persona possa esprimere la propria unicità.

La festa di piazza Maggiore era accessibile a 9mila persone in contemporanea. Prima e dopo il falò, protagonista è stata la musica, che ha visto alternarsi in consolle due dj: Missin Red (dalle 22 a mezzanotte) e Valentina Dallari, bolognese da un milione di follower che ha iniziato a suonare allo scoccare dell'anno nuovo.

Come tutti gli anni, la musica è stata protagonista del Capodanno in piazza Maggiore; a destra, la dj bolognese Valentina Dallari
Come tutti gli anni, la musica è stata protagonista del Capodanno in piazza Maggiore; a destra, la dj bolognese Valentina Dallari

Quella del Vecchione di Capodanno è una consuetudine che arriva da lontano (risale alla notte di San Silvestro del 1922 1923 il primo falò): il vecchione rappresenta l'anno vecchio, al quale viene dato fuoco disfarsi delle sue brutture, nella speranza che il seguente sia migliore. 

Nell'Ottocento, il vecchione veniva bruciato nel periodo di Carnevale, mentre la tradizione del rogo allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre risale al 1922 o al 1923.