AMALIA APICELLA
Cultura e spettacoli

Canino, che sorpresa. Una ‘Fiesta’ con i lettori: “La Carrà era unica”

L’attore e showman porta il suo spettacolo a Bologna il 18 novembre. Durante la serata succederanno delle vere e proprie ’carrambate’: è possibile partecipare scrivendoci e raccontando chi vorreste reincontrare

Fabio Canino, attore, showman e conduttore televisivo

Fabio Canino, attore, showman e conduttore televisivo: sarà al teatro Duse di Bologna il 18 novembre

Bologna, 18 ottobre 2024 – C’è chi sogna di incontrare di nuovo l’amico d’infanzia e chi vorrebbe rivedere la maestra delle elementari. O magari contattare il primo amore. Un sogno che ora potrebbe realizzarsi, a teatro. Il Resto del Carlino ha scelto di affiancare in questa impresa l’attore e presentatore fiorentino Fabio Canino, che nella sua Fiesta, in scena al Duse il 18 novembre, porterà sul palco anche le Carrambate, in perfetto stile Raffaella Carrà. Il volto di Ballando con le stelle, infatti, vuole rendere omaggio all’indimenticata showgirl. Scriveteci allora alla mail bolognachesorpresa@ilrestodelcarlino.it, poi la redazione e il cast selezioneranno le storie più belle, le più emozionanti, o quelle più divertenti, che saranno poi portate in scena. Non lo raccontate, però: chissà che non tocchi proprio a voi ritrovare quella persona che tanto vi manca.

Il mito della Carrà è legato a doppio filo a Carramba che sorpresa, il fortunato programma televisivo degli anni Novanta che faceva rincontrare persone. E Fiesta vuol essere un omaggio alla Raffaella nazionale anche in questo senso.

'Bologna che sorpresa' con Fabio Canino
'Bologna che sorpresa' con Fabio Canino

Sono più di vent’anni che Fabio Canino, definito dalla critica ‘uno dei più arguti show-man italiani’, porta nei teatri Fiesta, il suo personale e coloratissimo omaggio a Raffaella Carrà. Il 18 novembre sarà al Duse di via Cartoleria con la pièce, spassosa e sarcastica, che fa divertire, ma anche riflettere sul mondo gay. "Sono immensamente contento di portare questa commedia nella città di Raffaella. Del resto Bologna è la città del divertimento, perfetta per ospitare Fiesta”, sorride Canino. E proprio in onore di ’Raffa’ — come la chiamavano gli amici — lo spettacolo proporrà anche le storie di chi si (ri)incontra dopo anni, una vera e propria carrambata. I lettori, scrivendo alla mail bolognachesorpresa@ilrestodelcarlino.it, potranno rivedere un parente che vive a chilometri e chilometri di distanza, un amico lontano nel tempo o nello spazio e — perché no — anche il primo amore, di cui non si hanno più notizie da anni. Le storie migliori saranno scelte e gli incontri avverranno proprio al teatro Duse la sera di Fiesta.

Fabio Canino, cosa rese Raffaella Carrà un’icona?

“La sua unicità, originalità e schiettezza, che poi sono tutte caratteristiche dei bolognesi. Raffaella, in un’epoca non facile, è riuscita a essere una femminista ante litteram. Dall’ombelico scoperto al Tuca-tuca: che scandalo! Ma erano piccole, grandi battaglie che ha portato avanti per la libertà di tutte. Fu anche la prima donna a condurre un programma da sola, senza un uomo accanto. Piano piano è riuscita a fare tutto quello che voleva”.

Il ricordo più nitido che ha del suo rapporto con Raffaella?

“Una volta ci fece una carrambarata vera, proprio durante una delle primissime repliche di Fiesta all’Off off theatre di Roma. Io avevo paura di invitarla, era il mio mito... Durante lo spettacolo sentii una gran confusione dietro le quinte e poi la sua voce che disse: ’Fabio Canino, sei in diretta su Rai uno’. Fu sorprendente”.

In che modo è cambiato lo spettacolo in questi vent’anni?

“Moltissimo, così com’è cambiata la società. Partiamo dagli anni Ottanta, dagli stereotipi gay dei tempi, ma prendiamo in mezzo personaggi attuali, religiosi, politici e del mondo dello spettacolo. Certo, il cambiamento più grande c’è stato quando è mancata Raffaella, ho aggiunto una parte molto tenera ed emotiva. Quello che è rimasto immutato è il divertimento: non c’è sera in cui la gente non rida di gusto”.

Samuele Picchi veste i panni di un ’etero al 150%’, cosa significa?

“Rappresenta un po’ quello che gli omofobi dicono dei gay. Battute come: ’Ti puoi avvicinare quanto vuoi, ma non c’è assolutamente possibilità che succeda qualcosa: sono etero al 150%’”.

E il suo, che personaggio è?

“Il fan numero uno di Raffaella Carrà, che vuole celebrarla nel giorno del compleanno con una colorata e particolare Fiesta, assieme agli amici gay”.

Come interagisce con il pubblico?

“Alla fine dello spettacolo, abbasso la quarta parete e dialogo con gli spettatori. Quello che dico loro cambia ogni sera da diversi fattori: da come reagiscono, dalle sensazioni e dagli stati d’animo. Saranno proprio loro a scegliere il finale fra tre diverse possibilità”.