Bologna, 18 novembre 2024 – Nel segno di Raffaella Carrà questa sera, al Duse, è andata in scena una vera e propria Fiesta. Lo spettacolo portato alla ribalta da Fabio Canino e Paolo Lanfredini, affiancati da Sandro Stefanini, Simone Veltroni e Samuele Picchi – con la partecipazione speciale di Mariano Gallo e la regia di Piero di Blasio – offre una lettura in chiave personale di una delle artiste più amate d’Italia. Lo spettacolo è scherzoso, sarcastico, fa divertire ma anche riflettere sulle tematiche del mondo Lgbtqia+.
Come preannunciato, poi, è stato inoltre arricchito da vere e proprie ‘carrambate’ in stile Carrà. Il momento clou della serata è stato infatti segnato dal triplice incontro tra cugini, un tempo lontani ma ora riuniti. I primi a riabbracciarsi sono stati Beppe e Lorenzo. E quando sembrava già questa la sorpresa, sul palco è arrivata anche la terza cugina, Lola, che vive a Barcellona. Toccante il momento in cui hanno potuto rincontrarsi dopo anni, tra applausi, abbracci e lacrime di gioia.
Un piccolo sogno realizzato anche grazie a il Resto del Carlino che ha affiancato nell’impresa l’attore e presentatore fiorentino. Chi aveva desiderio di ritrovare una persona importante della propria vita, magari un amico del passato o un grande amore degli anni della gioventù, ha potuto utilizzare una mail messa a disposizione dal nostro quotidiano per scrivere e presentare il proprio desiderio. E così è avvenuto.
Nel frattempo, è andata in scena un’ora e mezza di puro spettacolo a ritmo frenetico. La storia prende piede durante il giorno del compleanno di Raffaella Carrà, visto come una ricorrenza quasi sacra. Cinque amici, quattro dei quali gay: Luca, interpretato da Canino, Renato (Mariano Gallo), Ivano (Sandro Stefanini), “l’etero con dubbi” Giuseppe (Simone Veltroni) e “l’amico etero” Massimo, interpretato da Samuele Picchi, si ritrovano per la grande festa e, tra sfuriate, risa, grida e battute, affrontano, man mano che la serata procede, moltissime tematiche tra cui identità nel futuro, amore e relazioni stabili, coming out, dubbi e quesiti di natura sessuale e attrattiva, natalità, adozione, discriminazione e omofobia. Il fil rouge che lega tutte le scene è ovviamente la Raffaella nazionale.
E ancora clichè del mondo arcobaleno, battute a sfondo sessuale ma anche tanta comprensione, amicizia e soprattutto solidarietà.
“Bologna per noi, come per Raffaella è una città fondamentale. Ringraziamo tutto il pubblico e il teatro Duse per il caloroso benvenuto” dice il regista, scrittore e volto di Ballando con le stelle, Canino.
Il finale, molto interattivo, è stato fatto scegliere al pubblico tra tre proposte. Presenti in sala anche il presidente onorario di Arcigay, Franco Grillini, “senza il quale non saremmo qua ora” spiega Canino e la conduttrice televisiva ed ex Miss Italia, Roberta Capua, ormai di casa sotto le Torri.