Bologna, 25 novembre 2022 - Una mappatura online dei tragici casi di cronaca del 2021 con articoli, bibliografie, report e parametri di ricerca per approfondire il fenomeno: questo è l'Atlante dei femminicidi, un progetto finanziato della Regione Emilia-Romagna, cofinanziato dal Comune di Bologna e realizzato dallo Studio Atlantis, il quale ha dato una rappresentazione geografica ai dati raccolti dalla Casa delle donne.
La piattaforma digitale, realizzata su base cartografica, consentirà ai visitatori di effettuare analisi del fenomeno e della sua comunicazione in Italia su dati censiti, oltre che sensibilizzare sul tema. L'Atlante dei femminicidi verrà presentato ufficialmente il 6 dicembre alle 15, presso la Sala Tassinari di Palazzo D'Accursio. Il progetto è in programmazione al festival 'La Violenza Illustrata' inaugurata oggi, 25 novembre 2022, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.
Atlante dei femminicidi: cos'è e a cosa serve
"Per ogni puntino sulla mappa - sono più di cento - un nome, un volto illustrato e una storia". Questo è il progetto del Comune di Bologna: un atlante interattivo, progettato per ospitare le informazioni raccolte dalla Casa delle donne in passato e in futuro. All’interno dell’Atlante dei femminicidi è possibile, infatti, eseguire ricerche accurate sui casi avvenuti in Italia, attualmente relativi al 2021. Lo si può fare selezionando uno o più parametri, tra cui: la relazione con l’assassino, le violenze pregresse, le denunce presentate, l’età e la provenienza di vittima e aggressore e la “causa scatenante”; sebbene, come spiegano i promotori, il movente più profondo dei casi analizzati è la donna in sé: una persona soggetta alla possibile escalation della violenza di genere.
L'aspetto interessante è che nell'Atlante sono presenti altri dati a livello nazionale e internazionale, tra cui articoli di approfondimento, bibliografia e report della Casa delle donne dal 2006 a oggi. Altro punto di forza di questo progetto è l'illustrazione. Per realizzarla, infatti, sono stati selezionati progetti da vari artisti attraverso un bando di partecipazione a titolo gratuito, con l'unica volontà di raccontare le storie di violenza in un modo rispettoso per restituire dignità alla memoria delle donne assassinate.
Come usare la mappa dei femminicidi
La mappa è già online e ogni utente può utilizzarla recandosi sul sito www.atlanti.studioatlantis.net. La homepage è una cartina dell'Italia dove è possibile visionare la propria indagine. Sulla barra di sinistra, infatti, è possibile selezionare diversi parametri per affinare la ricerca che si vuole fare. Si può selezionare l'età e la provenienza della vittima, ad esempio, o dell'assassino; così come è possibile indicare il tipo di relazione con l'assassino (convivente, ex, marito, ecc.) o la potenziale "causa scatenante" che lo ha spinto ad uccidere la donna (omolesbotransfobia, possesso, disagio psichico, ecc.); sebbene la causa è di genere.
Selezionando i vari filtri, sulla mappa appaiono dei punti colorati che indicano la località del femminicidio. Cliccandoci sopra, appare una piccola finestra con una biografia della vittima. Tra le altre funzioni, c'è la anche possibilità di consultare bibliografie e sitografie per approfondire il tema.