Bologna, 27 aprile 2023 – La consegna di una delle più importanti onorificenze cittadine è quasi una ‘carrambata’. Tutto così, a sorpresa, e Andrea Mingardi si ritrova tra le mani la Turrita d’argento durante la presentazione del suo libro in Salaborsa.
"Ha sempre regalato alla sua città il suo talento multiforme con grande generosità, con una capacità peculiare di farsi mediatore di linguaggi e di stili – commenta la delegata alla cultura, Elena di Gioia –. Una presenza costante, capace di attraversare e unire le generazioni e i generi musicali. Ogni bolognese ha un ricordo legato a una sua canzone, a un suo concerto, a una manifestazione culturale da lui promossa. Mingardi ha dato un importante contributo a Bologna, Città creativa della Musica Unesco. Con un amico vicino, così sentiamo il rapporto con Andrea e la nostra città, una grande amicizia, forte come la sua voce e il suo timbro, una partitura di affetto, impegno, solidarietà, una voce che ha la tempra del cuore della nostra città, nell’ironia del dialetto in una anima di città, come quel soul trascinante che muove Andrea sul palco e in quel “sogno””.
Andrea Mingardi, la carriera
Andrea Mingardi, nasce a Bologna nel 1940, frequenta il Liceo scientifico Augusto Righi e inizia la propria carriera come batterista, finché non viene folgorato dal rock and roll, già alla fine del 1959 è leader dei Golden Rock Boys, uno dei primi gruppi rock in Italia in assoluto. Il debutto discografico avviene nel 1963 e nello stesso anno entra come cantante nella Rheno Jazz Gang.
È il periodo della Bologna che di notte intesseva una trama fitta e preziosa di balere attraversate dalla presenza dei musicisti e dei tanti che ballavano. Come Mingardi ricorda spesso, le sale da ballo grazie al rapporto diretto con chi balla, erano luoghi di sperimentazione musicale dove tutta la scuola bolognese dei musicisti si è fatta le ossa.
Dagli anni Settanta ai Duemila
Mingardi dalla metà degli anni settanta inizia a comporre canzoni in dialetto bolognese dal contenuto ironico e divertente, con influenze musicali funky e blues, che gli daranno grande visibilità e successo. Nel 1976 ottiene un buon successo di vendite con il nuovo gruppo Supercircus con la canzone “Datemi della musica”, anni dopo riproposta da Mina. Partecipa a varie tappe del Festivalbar, compresa la finale all'Arena di Verona, con il brano “Un boa nella canoa”. Debutta al Festival di Sanremo nel 1992 con “Con un amico vicino”, assieme ad Alessandro Bono e vi ritorna altre tre volte nel 1993 con “Sogno”, l’anno dopo con “Amare amare”, nel 1998 con “Canto per te” e nel 2004 assieme alla Blues Brothers Band con “È la musica”. Mingardi collabora con grandi artisti: da Morandi a Feliciano, da Picket a Dalla fino a Mina. Con quest’ultima, nel 2006, duetterà nella canzone “Mogol e Battisti” a cui seguirà un’importante collaborazione cantautorale, di Mingardi la canzone “Amiche mai” interpretata da Mina e Ornella Vanoni.
Alla lunga carriera di cantante e cantautore si aggiunge anche quella di scrittore, con undici libri all’attivo. In prima fila nell'impegno solidale, è tra i fondatori della Nazionale cantanti e grande tifoso del Bologna Ha arricchito la sua carriera di tantissime collaborazioni, musicisti, cantanti, tanti rapporti fecondi e duraturi. Andrea Mingardi e Bologna: un connubio perfetto, quasi una simbiosi.