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Zuppi, l’abbraccio di Bologna ’Don Matteo’ è cittadino onorario

Il riconoscimento all’unanimità del Comune al cardinale e presidente della Cei. Il 15 dicembre la cerimonia "Uomo del dialogo, costruttore di pace e seminatore di speranza. Riferimento per la nostra comunità"

di Paolo Rosato

Dalla "collaborazione con le istituzioni" al dialogo con gli ultimi, passando da quella ’teneressa’ tutta bolognese fissata come obiettivo pastorale fino al progetto ‘Insieme per il lavoro’, che è stato "uno degli esempi più significativi" proprio della testimonianza più che concreta della sua presenza in città. Oggi è cardinale e presidente della Cei, per i bolognesi però è più semplicemente ’don Matteo’, un affetto così diretto che pure tutto il Consiglio comunale, senza distinzioni, ha scelto di conferire la cittadinanza onoraria delle Due Torri a Matteo Maria Zuppi. La cerimonia si terrà il prossimo 15 dicembre, alle 17, in Comune, e sarà una piccola festa pre-natalizia in onore di una delle figure religiose, sicuramente, più importanti nella storia recente di Bologna.

Il conferimento è stato proposto dall’ufficio di presidenza in accordo, come detto, con tutti i gruppi consiliari. All’unanimità è stata votata anche l’immediata esecutività della delibera. "Da quando è entrato a far parte della comunità bolognese – si legge nelle motivazioni in delibera – il cardinale Zuppi, per tutti affettuosamente ‘don Matteo’, è stato considerato a tutti gli effetti cittadino di Bologna, sempre dalla parte degli ultimi e delle persone in difficoltà. In questi anni non ha mai mancato di dare il suo contributo fattivo per affrontare i problemi, piccoli e grandi, che affliggono la nostra società: nella missione pastorale, come nella collaborazione attiva con le istituzioni". Poi il passaggio tra il proficuo ponte tra la Curia e le vene della città. "Il progetto ‘Insieme per il lavoro’, nato dalla collaborazione tra Comune, Città metropolitana e Arcidiocesi di Bologna nel 2021, cui ha aderito in seguito anche la Regione Emilia-Romagna, ne è uno degli esempi più significativi. Uomo del dialogo, costruttore di pace, seminatore di speranza, il cardinale Zuppi rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la nostra comunità cittadina, abbracciandone la storia, gioia e sofferenze, condividendone il cammino". "La grande opportunità di avere il presidente della Cei come cardinale vescovo della nostra città è un’occasione storica – ha commentato il sindaco Matteo Lepore – che permette a tutti noi di avere uno sguardo che guarda lontano, rispetto alla grande questione della pace, della guerra, ma anche di guardare vicino, al nostro prossimo, alle persone che vivono ai margini anche della nostra realtà. Voglio sottolineare l’impatto storico di questa cittadinanza onoraria, in una città che dal dopoguerra in avanti ha visto accadere molti momenti di confronto e dialettici tra il municipio e la chiesa di Bologna, sempre forieri di grandi svolte storiche".