MASSIMO SELLERI
Cronaca

Zuppi e la missione a Mosca, tutto pronto per il viaggio in Russia: "La chiave per la pace esiste"

Previsto un incontro con le comunità religiose del Paese, difficilmente ci sarà un incrocio con Putin. Consegnato al cardinale il riconoscimento ‘Paul Harris’ del Rotary per il suo impegno contro ogni guerra.

Zuppi e la missione a Mosca Tutto pronto per il viaggio in Russia "La chiave per la pace esiste"

Bologna, 16 giugno 2023 – Nei prossimi giorni il cardinale Matteo Zuppi dovrebbe recarsi in Russia. Così almeno si intuisce dal discorso di ringraziamento dello stesso arcivescovo per il riconoscimento che il Rotary Club di Bologna gli ha consegnato mercoledì sera.

Si tratta del premio per la pace "Paul Harris" che l’associazione internazionale gli ha attribuito per la sua attività di mediazione che ha portato alla fine di una sanguinosa guerra civile in Mozambico nei primi anni ‘90. Ora papa Francesco ha affidato all’attuale presidente della Cei una missione simile e che ha come obiettivo quello di far cessare il conflitto tra Russia e Ucraina e di aprire un negoziato tra le parti.

"La chiave della pace c’è – ha dichiarato Zuppi durante la serata – e in fondo la cercano tutti. Ognuno ha una sua versione di pace, ma alla fine bisogna trovarne una sola". Con queste parole, l’arcivescovo vuole sottolineare quanto siano delicate le tematiche umanitarie e quanto sia necessario costruire un corridoio umanitario che metta i civili al riparo dalle violenze della guerra. Andando a Mosca il problema sarà simile, ma resta il metodo dell’ascolto, dato che apparentemente una soluzione ad oggi sembra impossibile, e l’unico modo per trovarla è quella di conoscere nel dettaglio e senza preconcetti tutte le questioni.

Durante la sua visita difficilmente potrà incontrare il presidente Vladimir Putin, ma sarà accolto dall’arcivescovo cattolico Paolo Pezzi, metropolita della Madre di Dio a Mosca, e si confronterà con alcuni esponenti del governo russo per risolvere la delicata questione dei bimbi che sono stati deportati dall’Ucraina alla Russia e che, violando il diritto internazionale, sono stati adottati da nuovi genitori.

Il riportarli a casa è uno dei compiti che il Santo Padre ha affidato all’arcivescovo. Al momento l’agenda del cardinale non è stata modificata fino alla giornata di lunedì, per cui la sua partenza dovrebbe avvenire nei giorni successivi. Nel frattempo Zuppi ieri mattina ha festeggiato nel parco del seminario l’inizio di Estate Ragazzi e alla presenza di oltre duemila giovanissimi ha parlato del suo viaggio a Kiev.

"Due settimane fa sono andato in Ucraina – ha concluso il cardinale – e lì queste feste non si fanno perché c’è paura e perché possono arrivare le bombe o perché il papà sta combattendo o se è tornato è per andare direttamente al cimitero. Quello che chiedo a tutti è di essere dei cavalieri di pace e di non credere a chi dice che il mondo è di chi, con la forza, pensa di poter imporre agli altri la sua legge".