Bologna, 24 dicembre 2020 - "Gesù non viene in un posto tranquillo, ma in un momento difficile. Nasce all'aperto, perché i suoi erano diventati forestieri per colpa di un decreto. Deve affrontare Erode e la strage degli innocenti, che possiamo paragonarlo a una pandemia. Natale non è una bella storia tranquilla, ma la lotta per la vita che Gesù fa sua per insegnarci a lottare e a vivere. E per insegnarci che se viviamo per noi stessi la lotta la perdiamo, che soltanto donando si può vincere la lotta contro il male".
Sono le parole del cardinal Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna nell'augurio rivolto alla sua Diocesi attraverso l'emittente È-Tv. "Natale - dice Zuppi - ha un significato per tutto il mondo, la pandemia ci aiuta a capire che il Signore viene per tutti e che solo tutti insieme possiamo salvarci. E viene ad affrontare il male".
Zuppi ha parlato anche del differente modo, rispetto al solito, di vivere questo periodo natalizio viste le restrizioni per il Covid. "A volte - dice - l'assenza ci fa capire l'importanza di quello che volevamo presente. Succede sempre così, quando perdiamo qualcosa ne capiamo il valore: vale per le persone e per le abitudini, essere costretti a perdere alcune abitudini ci fa capire la loro importanza e a cosa servivano".