REDAZIONE BOLOGNA

Zola ricorda il tragico bombardamento del 1944. Una passeggiata e un incontro in municipio

"Quella mattina io c’ero, la ricordo come fosse adesso. Alle 12 e mezza sono uscito di casa per andare...

"Quella mattina io c’ero, la ricordo come fosse adesso. Alle 12 e mezza sono uscito di casa per andare...

"Quella mattina io c’ero, la ricordo come fosse adesso. Alle 12 e mezza sono uscito di casa per andare...

"Quella mattina io c’ero, la ricordo come fosse adesso. Alle 12 e mezza sono uscito di casa per andare a mangiare un po’ di neve rimasta sotto la quercia. Alzo gli occhi e vedo tre formazioni di apparecchi, che si avvicinano e si allargano...’non verranno mica a bombardare proprio qui’ ho pensato. Pochi secondi dopo la prima bomba è scoppiata a 50 metri, io sono corso a nascondermi nel rifugio fatto per la scrofa, e una scheggia mi si è piantata nel paletto a mezzo metro...".

Con una passeggiata e una ricostruzione storica oggi a Zola vengono ricordati gli 80 anni dal fatto accaduto durante l’ultima guerra mondiale. Si tratta del bombardamento iniziato il 26 dicembre e così nitidamente impresso nella memoria di Augusto Sibani (nella foto), classe 1928, che abitava sulla prima collina di San Pancrazio, borgo a metà strada tra Zola Chiesa e Ponte Ronca. Una ‘missione’ alleata al termine della quale morirono più di 60 persone, in gran parte donne, bambini e militari tedeschi occupanti.

Oggi su iniziativa della sezione Anpi Alba Maldini dal centro sociale Pertini alle 9 parte una passeggiata sui luoghi delle distruzioni. Alle 16 in municipio interventi di Roberto Labanti, Elisabetta Martignoni, Gabriele Nicodemo, autori di una ricerca appena pubblicata sulla rivista Lavinum. Saluti di Davide Dall’Omo, Lidia Rosa Pischedda, Andrea Passuti e Sandra Drusiani.