REDAZIONE BOLOGNA

Zaky resta in carcere altri 15 giorni. Striscione dei tifosi rossoblù: "Giustizia"

Lo studente dell'Università di Bologna è detenuto in Egitto con accuse di propaganda sovversiva. Amnesty International definisce "crudele" la decisione dei giudici

Lo striscione dei tifosi del Bologna per Patrick Zaky (foto Schicchi)

Lo striscione dei tifosi del Bologna per Patrick Zaky (foto Schicchi)

Bologna, 22 febbraio 2020 -  Nell'udienza al Palazzo di Giustizia di Mansura, in Egitto, è stato oggi deciso il prolungamento di altri 15 giorni della custodia cautelare in carcere in cui viene tenuto dall'8 febbraio scorso con accuse di propaganda sovversiva Patrick George Zaki, l'attivista egiziano di 27 anni studente all'Università di Bologna. La prossima udienza è fissata al 7 marzo. Lo rende noto l'avvocato della sua famiglia.

Zaky è detenuto a Talkha, il centro gemello di Mansura, sulla sponda opposta del Damietta, un ramo del Nilo. Sabato scorso era stato respinto un ricorso per ottenerne la scarcerazione. La prima detenzione per 15 giorni in attesa di indagini era stata ordinata su accuse tra cui "diffusione di notizie false", "incitamento alla protesta" e "istigazione alla violenza e ai crimini terroristici". I pubblici ministeri hanno affermato di fare riferimento a dieci post pubblicati su Facebook come prova, ma non hanno permesso né a Patrick né al suo avvocato di esaminarli.

In aula oggi avrebbe detto: "Non ho mai scritto" i post su Facebook per i quali mi accusano di propaganda sovversiva. Alla domanda del giudice: "È tuo l'account?!, Zaky ha risposto di "no".

"Oggi il suo morale era molto alto. Ha detto tutto che c'era da dire. Ha parlato di tutto. Gli è stato concesso di parlare di tutto e qualsiasi cosa che lo disturbasse è stata eliminata": lo ha riferito Walid Hassan, l'avvocato della famiglia di Patrick. "Sono una persona che è molto ben trattata e si tratta di una questione meramente giudiziaria", ha detto inoltre il legale riportando parole di Patrick e dando l'impressione di confermare quando segnalato da fonti informate: i legali vogliono tenere un 'basso profilo' soprattutto a livello mediatico.

"Tutti attestano la neutralità delle inchieste e della Giustizia egiziana", ha sostenuto Hassan affermando che "le indagini hanno avuto luogo conformemente alla legge e il rinnovo (della custodia cautelare) è avvenuto conformemente alla legge".

"E' una decisione crudele, immotivata e contraria persino al codice di procedura penale egiziano. Non c'è alcun motivo per cui Patrick George Zaky debba rimanere in carcere durante le indagini: non ha alcun potere di manomettere le indagini o alterare le prove, ammesso che ce ne siano". Così all'Agenzia Dire Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, commenta la decisione dei giudici.

Intanto uno striscione con la scritta in rossoblù 'Giustizia per Patrick' è stato esposto allo stadio Dall'Ara dai tifosi del Bologna durante la partita con l'Udinese. Nei giorni scorsi, la società aveva aderito alla campagna per chiedere la liberazione dello studente egiziano arrestato al Cairo.