LUCA ORSI
Cronaca

Voli notturni Bologna, l’ordinanza funziona. "Calati del 90 per cento", residenti soddisfatti

È il primo risultato del divieto Enac dei sorvoli nella fascia oraria 23-6. L’aeroporto: "A giugno-luglio si è passati da 168 autorizzazioni a 16". Mazzanti (Pd): "Bisogna cominciare a ragionare di poli regionali"

Voli notturni sulla città. L’ordinanza funziona. "Calati del 90 per cento", residenti soddisfatti

Voli notturni sulla città. L’ordinanza funziona. "Calati del 90 per cento", residenti soddisfatti

Bologna, 29 luglio 2023 – Crolla il numero dei voli notturni sulla città. Il primo mese di applicazione della nuova ordinanza Enac – che dalle 23 alle 6 impone ai piloti di volare sull’area industriale del Bargellino – ha quasi azzerato i sorvoli sulle zone abitate del Navile in quella fascia oraria. "Rispetto ai 168 autorizzati nel mese di maggio – fa sapere l’aeroporto con una nota – si è passati ai 16 nel periodo 19 giugno-20 luglio". Un taglio superiore al 90%.

"Benissimo. Non avevamo bisogno che il Marconi desse i numeri: ce ne siamo accorti da soli", commenta soddisfatto Paolo Serra, portavoce del Comitato per la compatibilità aeroporto-città.

I sorvoli autorizzati, precisa la società che gestisce lo scalo, "sono tutti riferiti al vento o a richiesta del pilota per motivi meteo e vento". "Se funzionasse così per sempre – afferma Serra –, saremmo contentissimi".

L’ordinanza Enac è arrivata dopo un lungo braccio di ferro con il Comune. Il 31 maggio, il sindaco Matteo Lepore aveva scritto a Enac, Enav e Governo per chiedere "da subito lo stop ai voli notturni su Bologna dalle 11 di sera alle 6 del mattino. Lo dobbiamo ai cittadini che ci abitano".

Alla fine, il provvedimento ha ridotto la capacità della pista del Marconi, nella fascia notturna, da 26 movimentiora a 14; e ha ulteriormente ristretto l’operatività degli atterraggi su Pista 30 (lato Bologna).

Fra chi, da subito, si era impegnato per trovare una soluzione possibile salvaguardando i posti di lavoro – escludendo quindi la chiusura dello scalo, "impraticabile" – c’è Galeazzo Bignami, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti. Che ora commenta così i dati forniti da aeroporto: "È il risultato dell’impegno del governo Meloni. Mi aspetto che, prima o poi, il Comune faccia la sua parte, anziché creare problemi in ogni contesto".

Il Pd ha appoggiato la posizione di Lepore, facendo anche pressing sull’aeroporto. Ora Federica Mazzoni, segretaria dem e presidente del quartiere Navile, accoglie "con grande soddisfazione" il taglio dei voli notturni sulla città.

Un dato che "dimostra quanto sia servita l’azione politica e amministrativa messa in campo dal sindaco e fortemente voluta dal quartiere Navile e dal territorio". Questi dati, continua Mazzoni, "ci dimostrano che il grave disagio e disturbo della popolazione non era un qualcosa di irrisolvibile".

Per la segretaria dem "è così che si deve e si può bilanciare la vita e lo sviluppo di aeroporto con il benessere psicofisico e la salute" dei cittadini. "Da qui – avverte Mazzoni – non si torna indietro. Continueremo a portare avanti un confronto per preservare la salute pubblica e rendere realmente compatibile l’aeroporto con la città".

Anche Coalizione civica è stata in prima linea nella difesa del diritto al riposo dei residenti di Pescarola e dintorni. "L’ordinanza funziona", commenta Detjon Begaj, capogruppo in Comune, sottolineando "il ruolo determinante di proteste, assemblee, raccolte firme, azioni dei cittadini e politiche della maggioranza". Ma dimostra anche "che questo risultato era possibile ottenerlo già nel 2016".

Begaj guarda avanti. E parla di "un primo passo, come sosteniamo da anni, per rivedere l’insostenibile piano di sviluppo aeroportuale, che colpisce la salute e la qualità della vita dei cittadini anche di giorno". È urgente, avverte, "che il Marconi fornisca le mappe isofoniche per consentire lo studio Ausl e che ci sia maggior trasparenza su tutti i dati, non solo quelli che servono a una certa narrazione auto compiacente".

Dai banchi di Fd’I in Comune, Marta Evangelisti e Stefano Cavedagna esprimono "gratitudine per il lavoro puntuale svolto dal viceministro Bignami e allo staff del ministero dei Trasporti che ha portato a questi esiti risolutivi in 96 ore, mettendo assieme gli interessi dello scalo e quelli dei residenti".

Per Claudio Mazzanti (Pd), "bisogna cominciare a ragionare di poli regionali. La Regione deve mettere a sedere i vari aeroporti per stabilire i carichi di traffico che le singole strutture possono reggere".

La drastica riduzione dei voli notturni, commenta Valeria Ribani, segretaria Unione Pd Navile, "era uno dei punti della petizione da noi promossa , che ha raccolto una grande adesione e su cui si insiste da anni, perché l’irruzione del rumore notturno è grande fonte di stress".

Serra, intanto, incrocia le dita in attesa di settembre. "Dal 7 – spiega – si sperimenteranno nuove rotte e nuove procedure di decollo", durante il giorno, "per consentire agli aerei di infilare corridoi che abbiano meno impatto sulle zone abitate. Speriamo bene".