REDAZIONE BOLOGNA

Volantinaggio Fiom davanti a Vrm. De Palma: "Il settore è a rischio"

Manifestazione ai cancelli del pilastro dell’automotive. Il segretario generale:. "Il 18 tutti uniti a Roma".

Manifestazione ai cancelli del pilastro dell’automotive. Il segretario generale:. "Il 18 tutti uniti a Roma".

Manifestazione ai cancelli del pilastro dell’automotive. Il segretario generale:. "Il 18 tutti uniti a Roma".

C’era anche il segretario generale della Fiom-Cgil, Michele De Palma (nella foto) al volantinaggio davanti ai cancelli della VRM Spa. L’azienda di via dei Lombardi a Zola Predosa, con oltre 500 dipendenti, è uno dei pilastri della filiera dell’automotive del territorio e un simbolo nella produzione di componentistica. Al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, De Palma ha spiegato le ragioni dello sciopero nazionale del 18 ottobre a Roma per il settore metalmeccanico. "Scioperiamo perché l’automotive in Italia e in Europa è in crisi e i lavoratori sono a rischio. Chiediamo un intervento straordinario da Bruxelles e che Palazzo Chigi convochi Stellantis per un piano che garantisca risorse e occupazione durante la transizione industriale. Non possiamo fare questo cambiamento senza coinvolgere i lavoratori –ha affermato De Palma–. Dall’altro lato, ci tengo a sottolineare che siamo a Bologna dove i lavoratori hanno dimostrato con grande capacità di riuscire a mantenere l’occupazione e la produzione. Quello che è successo in Marelli, dove è stato salvato sia il lavoro che il sito produttivo, è un esempio, ma anche in Menarini, dove possiamo dire che si può ancora produrre autobus per la mobilità pubblica grazie ai lavoratori che hanno difeso lo stabilimento. È per questo motivo che invito le istituzioni, la Regione, il Comune a partecipare il 18 insieme ai lavoratori, alle famiglie e agli studenti alla manifestazione di Roma".

Tra i lavoratori della VRM, c’è grande preoccupazione sul futuro dell’azienda. "La crisi del gruppo Volkswagen-Audi, con cui lavoriamo maggiormente, ci preoccupa. Stanno effettuando troppi tagli e questo avrà ripercussioni su di noi produttori terziari, che realizziamo forcelle e dipendiamo da loro. Con lo sciopero del 18 vogliamo ribadire che chiudere e non investire significa la morte per noi lavoratori e per le nostre famiglie", ha dichiarato Cirillo Andrea, un lavoratore della VRM. Francesco Esposito, della Rsu VRM Marzocchi Motor, ha aggiunto: "La VRM ha resistito per dieci anni, facendo crescere l’azienda con investimenti e nuove assunzioni. Tuttavia, ora sembra stia cercando di vendere il nostro ramo delle forcelle. Noi lavoratori della Motor Valley di Bologna e di altre aree siamo preoccupati per le inevitabili conseguenze di questa crisi. Non sappiamo che fine faremo". L’azienda VRM è stata contattata, ma in questo momento si riserva di rilasciare dichiarazioni.

Sara Ausilio