
Bambini a scuola di educazione stradale con i poliziotti
Bologna, 24 marzo 2025 – Tornano anche questo mese Le voci della scuola, il nostro viaggio nell’universo variegato di tutto quello che ruota attorno al pianeta istruzione. Non solo lezioni, lo diciamo sempre, ma anche impegno, passione e spesso aiuto reciproco. In questa puntata odierna del nostro podcast gratuito Il resto di Bologna chiudiamo il cerchio sulle tante attività che coinvolgono i ragazzi – dall’educazione civica a quella finanziaria–, passando per vere scoperte: alle Aldini Valeriani, infatti, ci sono centinaia e centinaia di ragazzi formati addirittura nel soccorso cardiovascolare. A raccontarci tutte queste eterogenee esperienze sono sempre loro: ragazzi, docenti e volontari.
Partiamo da Angela Rita Iovino, dirigente scolastica del liceo scientifico Righi; Miriam Pistillo, docente di matematica alle Aldini Valeriani e i simpatici studenti delle medie Farini. E poi ancora due interventi: il volontario, ex agente di polizia locale, oggi in prima linea nell’educazione stradale, Dino Arlotti e Massimiliano Martines, dell’associazione Dry Art. Anche loro ci raccontano di un prezioso mono legato alla scuola. Iovino si focalizza sull’educazione finanziaria portata avanti nel liceo di Porta Saragozza, una “competenza importantissima rispetto alle sfide del futuro. Un aspetto chiave dell’iniziativa è stato l’approccio pratico, i ragazzi hanno partecipato alla simulazione di scenari reali, imparando a prendere decisioni finanziarie. I questionari di gradimento dimostrano poi l’apprezzamento per l’iniziativa”.
Preziosa la testimonianza di Pistillo, insegnante di matematica alle Aldini Valeriani e responsabile scolastico del primo Centro di formazione regionale sulla rianimazione cardiopolmonare nato all’interno di una scuola e riconosciuta. “Ogni anno– spiega in Italia muoiono 60mile persone vittime di arresto cardiaco. La scuola può e deve fare la sua parte nel sensibilizzare, formare sulla rianimazione cardiopolmonare. Nel nostro istituto sono tanti i progetti che utilizzano il Blstd come strumento didattico e inclusivo. In questo modo più di duemila alunni sono formati”. Non solo. Infatti, “formiamo anche alunni da altri istituti. Tutto con la supervisione di istruttori qualificati. Ogni anno, poi viene organizzato un evento in piazza dove gli studenti formano cittadine e cittadini”.
Un passo importante per la cittadinanza è quello dell’educazione stradale. “Nell’istituto comprensivo 4 seguo gli studenti in continuità educativa: in prima elementari propongo le mie fiabe animate e cartelli, in terza i bambini sono divisi in quattro gruppi per una caccia al tesoro. Sempre legata alla sicurezza stradale”.