MASSIMO SELLERI
Cronaca

Virtus: aumento di capitale da 3,6 milioni, Zanetti mantiene la maggioranza

Assemblea straordinaria per l'aumento di capitale della Virtus. Zanetti resta al comando, Ivanovic valuta la squadra.

Virtus, aumento di capitale in tre mosse. Zanetti resta al timone, mercato in stand by

Nulla è stato deciso per. Rayjon Tucker, rimasto in tribuna domenica a Milano Sarà visto all’opera prima di decidere se è sacrificabile oppure no

Nella tarda mattinata di oggi è prevista l’assemblea straordinaria dei soci della Virtus. C’è un unico punto all’ordine del giorno e riguarda un aumento di capitale di 3 milioni e 600mila euro. Se tutto va come stabilito questa cifra sarà divisa in tre rate in base alle scadenze bianconere in termini di uscite per rispettare quel rapporto definito dalle Com.tec, l’organo di controllo della federbasket, tra costi ed entrate. Il primo versamento è previsto per la metà di gennaio, il secondo a fine marzo e il terzo a maggio.

Sebbene sulla proprietà bianconera aleggino le voci più disparate, al termine di questa operazione non cambierà nulla all’interno della compagine societaria con il presidente Massimo Zanetti che manterrà la maggioranza delle quote. La minoranza, invece, resterà per lo più a Carlo Gherardi. L’attuale presidente bianconero ha dichiarato in tutte le salse che resterà fino a quando la squadra non farà il suo esordio nella nuova arena che dovrebbe essere costruita in Fiera. Quando venne illustrato a grandi linee l’ennesimo progetto venne anche comunicato come l’intento fosse quello di tenere a battesimo il nuovo impianto nell’autunno del 2026.

Visto che al momento non si sta muovendo nulla in quei paraggi i tempi iniziano ad essere stretti, ma una attesa ragionevole probabilmente era già nella testa di Zanetti che conosce bene la lentezza della burocrazia e che, quindi, avrà anche messo in preventivo un certo ritardo. In ogni caso il passaggio del testimone va preparato per tempo ed è per questo che continua a tenere banco la ricerca, tra l’imprenditoria bolognese, di nuovi soci che possano entrare e, quando sarà il momento, prendere il controllo del club.

Resta deluso chi sperava che da questa operazione arrivasse anche l’impulso per tornare sul mercato e aggiustare la squadra. Il nuovo coach Dusko Ivanovic si è preso un po’ di tempo per conoscere i singoli cestisti e vedere come si mescolano quando giocano insieme. Solo dopo questa prima fase comunicherà al club chi salutare ed eventualmente chi far arrivare sapendo che uno dei diktat della società è quello di non fare il passo più lungo della gamba. Quindi, i nuovi ingaggi verranno concretizzati solo se ci sarà un adeguato spazio salariale generato da qualche partenza.

Nulla è stato deciso per cui anche Rayjon Tucker, rimasto in tribuna domenica contro Milano, sarà visto all’opera prima di decidere se è sacrificabile oppure no. Il tecnico montenegrino farà ufficialmente il suo esordio domani a Vitoria, ma ha già stupito con le sue scelte nella vittoria contro l’Olimpia. Ad esempio, il mancato utilizzo di Momo Diouf o la costanza nel voler a tutti i costi trovare qualcosa da alcuni giocatori senza panchinarli dopo il primo errore, sono due aspetti che vanno contro le sue credenziali. Ci si aspettava un sergente di ferro, per ora si è visto un allenatore che punta molto sulla motivazione cercando di risparmiare i giocatori più esperti per averli freschi negli ultimi minuti delle partite.