Bologna, 30 settembre 2024 – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi tornerà a Palazzo Caprara per partecipare al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Attilio Visconti. La presenza del ministro era stata sollecitata dal sindaco Matteo Lepore all’indomani dell’omicidio avvenuto la notte tra martedì e mercoledì scorsi in piazza XX Settembre, e dove a perdere la vita per una coltellata al petto è stato il ventiseienne ivoriano Mamadou Sangare. Il secondo delitto di questo tipo in quattro mesi, nella stessa zona.
Diversi i temi che saranno posti sul tavolo della Prefettura, quest’oggi, con al centro naturalmente la questione – che ormai ha i tratti dell’emergenza, dati i continui fatti di sangue che vi accadono – della sicurezza in piazza XX Settembre e di tutta la zona limitrofa alla stazione centrale, fino alla Montagnola. I servizi straordinari interforze (carabinieri, polizia, esercito...) mirati in quella piazza sono già presenti da tempo, e proprio su input del ministro Piantedosi, dopo la sua partecipazione a un altro comitato sulla sicurezza e la firma del Patto per la sicurezza urbana integrata, lo scorso gennaio. Non mancano neppure i controlli di routine da parte delle forze dell’ordine. Uno sforzo che però non è evidentemente ancora sufficiente.
E i residenti e i commercianti che lavorano in zona – alcuni dei quali hanno detto di essere talmente spaventati da muoversi “con la scorta” per quelle vie – chiedono a gran voce un presidio fisso di polizia, che funga da deterrente reale per i criminali che frequentano ormai abitualmente quei luoghi. In oltre 200, mercoledì sera, si sono riuniti in piazza XX Settembre per una manifestazione di protesta contro i continui reati organizzata proprio dal sindaco Lepore e cui hanno partecipato, tra gli altri, pure i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
L’altra mattina carabinieri e polizia locale si sono recati nella zona ‘calda’, con l’ausilio del Nucleo cinofili della polizia locale, e hanno identificato centinaia di persone, denunciandone sei a piede libero e segnalandone quattro alla Prefettura per uso di sostanze stupefacenti.
Di certo, al comitato – cui prenderanno parte, oltre al ministro e al prefetto, il sindaco e i vertici delle forze dell’ordine in città – si prenderanno in esame nuove misure per arginare il problema. Problema annoso e che ha già interessato i precedenti questori, ma senza che si riuscisse mai a risolverlo. Del resto, Bologna non è l’unica metropoli a lamentare situazioni di degrado nei pressi della stazione centrale, crocevia di tantissime persone e dal continuo via vai; ciò nonostante, gli ormai quotidiani episodi di spaccio, risse violente, rapine e, appunto, addirittura due omicidi da maggio a oggi, sembrano superare il limite dell’accettabile.
Ora, la palla è in mano ai vertici che si riuniranno al tavolo della Prefettura quest’oggi, in attesa di misure efficaci contro la criminalità che vessa da troppo tempo la ‘vetrina’ della città.