Ozzano, 28 giugno 2023 – Ha risposto a tutte le domande del gip, durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere bolognese della Dozza, dichiarandosi innocente. Il marocchino di 24 anni, difeso dall’avvocato Davide Ambrosio, "nega ogni addebito e ritiene di essere stato vittima di uno scambio di persona".
Il ragazzo è in carcere da venerdì scorso con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una studentessa italiana poco più che ventenne, residente in provincia. I fatti risalgono al 10 giugno scorso: la giovane, che al momento non ha ancora nominato un difensore, stava facendo jogging sulla ciclopedonale di via Marconi quando è stata avvicinata da un ragazzo in bicicletta (in seguito identificato nel ventiquattrenne marocchino) con la scusa di chiederle qualcosa.
Da questo momento, per la studentessa è iniziato l’incubo. Il giovane, di statura media e con un cappellino da baseball, le ha afferrato i capelli e, dopo averla trascinata con forza in un posto appartato, le ha tappato la bocca costringendola a subire una violenza sessuale. Dopodiché si è dileguato, lasciandola lì a terra. I carabinieri, una volta avvisati, si sono precipitati sul posto e hanno trovato la ragazza seduta che piangeva. I militari dell’Arma, prima di mettersi a lavoro per trovare lo stupratore, hanno tranquillizzato la giovane per poi affidarla alle cure degli operatori sanitari del 118 giunti sul posto. Trasportata d’urgenza (codice rosso) al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Bologna, la ventunenne è stata sottoposta al protocollo per le vittime di violenza sessuale. Nonostante la gravità del fatto subito, la giovane studentessa ha trovato la forza di raccontare quanto successo. Grazie alla sua testimonianza e alla visualizzazione delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, i carabinieri, una decina di giorni dopo, sono riusciti a rintracciare l’autore della violenza sessuale.
Il ventiquattrenne marocchino è stato identificato mentre si trovava in un bar sulla via Emilia in compagnia di un connazionale 58enne e successivamente condotto in carcere, dove si trova da venerdì scorso. Misura cautelare che è stata confermata dal gip Maria Cristina Sarli al termine dell’interrogatorio di garanzia. La palla passa ora nelle mani della difesa che, nei prossimi giorni, deciderà se fare o meno ricorso al tribunale del Riesame.