Il boato, verso il mezzogiorno, sentito in tutto il quartiere residenziale e poi la deflagrazione. Una violenta esplosione si è verificata nella tarda mattinata di ieri a Budrio, in via Gramsci 58. Lo scoppio, e poi il rogo, si è verificato in un garage di proprietà privata al piano terra di uno stabile condominiale. Non è chiaro, al momento, cosa abbia causato l’esplosione e l’incendio. Potrebbe, infatti, trattarsi di un corto circuito all’impianto elettrico del garage o di qualche oggetto esploso che era ammassato nel garage condominiale e che ha poi scatenato l’incendio. Quel che è certo è che si è trattato di un evento accidentale, stando alle forze dell’ordine, e che in pochi minuti quasi tutto, compreso il box, è andato distrutto.
I proprietari del piccolo garage andato a fuoco sono due budriesi, 87enni, marito e moglie, che abitano nell’appartamento esattamente sopra al box che è esploso. E i due anziani coniugi erano proprio li, in casa, ieri mattina quando si è verificata l’esplosione che ha fatto tremare le pareti dello stabile ma che, per fortuna, non ha intaccato l’appartamento dei pensionati nè il resto del condominio.
Sul posto sono prontamente arrivati i vigili del fuoco dal distaccamento di Bologna e di Budrio. Con loro, poi, anche una pattuglia dei carabinieri della stazione di Budrio e gli agenti della Polizia Locale che hanno avvisato anche la figlia dei due anziani, arrivata in breve tempo sul posto per stare vicino ai genitori. I due 87enni, che erano all’interno dell’appartamento per il pranzo, sono stati portati, molto scossi, ma illesi, in ospedale dai sanitari del 118 sopraggiunti con due ambulanze per accertamenti. Il box è stato immediatamente dichiarato inagibile al pari, per questione di precauzione e instabilità, della stanza dell’appartamento dei due anziani corrispondente con il garage dove è avvenuta la deflagrazione. Solo pochi giorni fa un altro incendio, causato da un fulmine, ha devastato l’osteria Cà Vecchia di Granarolo, lasciandone poco più di un ammasso di macerie e pareti rigonfie di acqua.
Zoe Pederzini