Bologna, 8 ottobre 2024 – “Dopo il nostro esposto, presentato alla Polizia Postale, la Procura lo scorso 14 agosto ci ha notificato l’apertura di un’inchiesta sulla morte di Vincent”.
Lo spiega Matteo Plicchi, papà del tiktoker che lo scorso anno si tolse la vita in diretta sul social, a seguito di pressioni e insulti ricevuti da altri utenti online. Da un anno Matteo cerca di ottenere giustizia, convinto che Vincent sia stato spinto al suicidio proprio dalla crudeltà di quelle persone, protette dall’anonimato del social cinese.
“Sto andando avanti in questa battaglia perché so che Vincent vuole giustizia. E io voglio dargliela”, spiega, raccontando come da “quando ho aperto dei profili in memoria di mio figlio, molti mi hanno scritto, sia per darmi informazioni su queste persone, sia perché si trovano nella stessa situazione di Vincent e hanno bisogno di aiuto per uscirne”.
Convegno contro il cyberbullismo il 21 ottobre
Plicchi il 21 ottobre parteciperà a un convegno del Comune di Bologna, 'Cyberbullismo e rischi virtuali. Come prevenire e intervenire in modo efficace', a un anno dalla scomparsa (il 9 ottobre 2023) del giovane influencer. "La famiglia, gli amici, nessuno dimenticherà mai Vincent e la sua anima bella - dice il padre -. Il nostro dolore a un anno di distanza è immutato e, per questo, io continuerò a lottare perché sia fatta giustizia per mio figlio e per tutte le persone che subiscono persecuzioni sui social, impedendo loro di avere una vita reale serena. Perché la gogna mediatica si trasforma, poi, in un dito puntato contro nella vita quotidiana, che si tratti di scuola, lavoro o famiglia".
La gogna social
Il drammatico gesto di Vincent Picchi era avvenuto in seguito a un'inarrestabile ondata di insulti, ricevuti dopo false accuse lanciate nei suoi confronti sui social. Nel maggio scorso - ricorda l'amministrazione bolognese - è stato inaugurato un murale dedicato a Vincent, sulla parete esterna della palestra delle scuole Pepoli dell'Istituto Comprensivo 21, nel parco Lunetta Gamberini. Il convegno del 21 si terrà in Salaborsa ed è organizzato dall'area educazione, istruzione e nuove generazioni, insieme al papà di Vincent e in collaborazione con Aics, l'associazione Italiana di prevenzione al cyberbullismo e al sexting. Il dibattito proverà ad affrontare il problema della diffusione della violenza e della discriminazione in rete e nei social network, soprattutto nel pubblico giovane, da diversi punti di vista e secondo l'interpretazione di varie discipline. Al convegno parteciperà anche Stefano "Mancio" Mancinelli, cestista ed ex capitano della nazionale italiana di basket e della Fortitudo Bologna.