Bologna, 15 gennaio 2025 – ‘Chi non lotta ha già perso’. Si conclude così il messaggio pubblicato sui social dal Centro Sociale Culturale Villa Paradiso, dopo il provvedimento dell’amministrazione comunale che interrompe la convenzione con gli storici gestori di Villa Paradiso. Dopo quarant’anni di attività e centinaia di eventi, la cosa certa è che la nave non verrà abbandonata tanto facilmente: ''Le nostre attività hanno risanato il quartiere – spiega Maurizio Sicuro, presidente dell’associazione –. Insisteremo per trovare un accordo, e lo faremo in primo luogo per il rispetto dei volontari che, in tutti questi anni, hanno contribuito a curare gli eventi e gli spazi''.
Sabato, come informa sempre Maurizio Sicuro, le socie e i soci si riuniranno per scegliere come agire. Tra le proposte dei residenti del quartiere Savena, molte delle quali arrivano direttamente dal web, c’è la probabilità di una raccolta firme o di procedere con un’azione legale. ''Il timore del trovare appigli legali – informa l’associazione – è quello di essere una goccia di fronte al Golia''.
In merito a ciò i gestori della Casa di quartiere del Savena denunciano il ''tentativo da parte della giunta di reprimere il dissenso''. Proprio il presidente dell’associazione racconta che, dopo la questione del film russo al centro di svariate bufere, l’amministrazione, in particolar modo la neo assessora Matilde Madrid, li aveva già avvisati di voler ''prendere provvedimenti''. Riguardo la proiezione del film che come sottolineano i gestori, ''non era stata organizzata dall’associazione, ma solamente ospitata'', sembra perlopiù ''una scusa per destinare gli spazi a scopi che potessero prevedere un guadagno''.
La polemica sulla decisione di Palazzo d’Accursio, si espande anche alla scelta di destinare lo stabile al welfare: ''Ci sono altri luoghi in disuso molto più adatti di questo'', sostiene l’associazione. L’azione della Giunta Lepore, per la Casa di quartiere, è mirata soprattutto a colpire l’associazione: ''Chiudere un luogo perché contrari alle attività che svolge, si discosta dalla democrazia''. In attesa di possibili risvolti e della decisione di socie, soci e residenti. L’iniziativa di un corsista del probabile ex-Centro Sociale e Culturale Villa Paradiso, non tarda ad arrivare. E giacchè l’arte è stata scenario e simbolo di numerose proteste, annuncia il volontario che ci sarà presto uno spettacolo teatrale.