Vigile uccisa: Giampiero Gualandi ai domiciliari, ma manca braccialetto elettronico

La Procura di Bologna fa ricorso contro la decisione sull’unico indagato per l’omicidio avvenuto a maggio scorso nella sede della polizia locale di Anzola

Bologna, 7 novembre 2024 – Sofia Stefani, ex vigile a Sala Bolognese di 33 anni, venne uccisa il 16 maggio, nella sede del comando di polizia locale di Anzola, con il colpo di pistola che la raggiunse poco al di sotto dello zigomo. Unico indagato con l’accusa di omicidio volontario aggravato è Giampiero Gualandi, 62 anni ed ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, che venne arrestato un paio di giorni dopo l’omicidio.

Giampiero Gualandi, 63, ha ucciso la collega ed ex amante Sofia Stefani, 33
Giampiero Gualandi, 63, accusato dell'omicidio della collega ed ex amante Sofia Stefani, 33

Ora, il Gip di Bologna, Domenico Truppa, ha concesso i domiciliari a Gualandi, 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia. L’uomo, che aveva avuto una relazione con la vittima, si è sempre difeso, sostenendo la ricostruzione dell’incidente: un colpo della pistola di ordinanza partito per sbaglio durante una colluttazione negli uffici del comando della polizia locale di Anzola.

Il provvedimento di detenzione preventiva ai domiciliari risale a circa venti giorni fa ma Gualandi si trova ancora in carcere – come spiega il suo legale – Claudio Benenati, "perché siamo in attesa del braccialetto elettronico".

Nel frattempo la Procura, con il pm Stefano Dambruoso e la procuratrice aggiunta Lucia Russo, ha impugnato il provvedimento chiedendo nuovamente il carcere: il ricorso verrà discusso il 15 novembre.