Addio al ‘red carpet’ di via Saragozza? Se lo chiedevano ieri i cittadini che hanno visto il rosso fuoco della pista ciclabile via via scomparire. Il Comune ha fatto dietrofront dopo i dubbi della sovrintendente delle Belle Arti, Francesca Tomba, che aveva chiesto "verifiche" sul colore acceso e dopo che il manto rosso della pista ciclabile più discussa della città si sollevava come se fosse un tappeto? Macché. Il Comune ha solo rimosso la vernice che si era sgretolata in alcuni punti e non per colpa della pioggia, ma probabilmente per un problema legato a particolari condizioni dei tratti di asfalto interessati dai lavori, o al singolo lotto di colore. Da qui, si è ricominciato tutto dall’inizio, per terminare il cantiere nei tempi previsti. Insomma, nessun ripensamento. Via Saragozza non perderà il suo red carpet ciclabile e, anzi, il rosso la farà da padrone anche in altre piste per le bici in diverse parti della città. Pure il colore, conferma Palazzo d’Accursio, resterà lo stesso. "Il rosso segnala in modo più evidente la presenza di pedoni e ciclisti", aveva spiegato una nota dell’amministrazione.
Per i meloniani, però, la questione va oltre il rosso.
"Al netto della figuraccia del Comune, costretto a ripulire la ciclabile “rosso shocking” che si è danneggiata subito, c’è un problema di sicurezza. Lo diciamo dal primo giorno in consiglio comunale, la corsia ciclabile di via Saragozza deve essere cancellata e realizzata da un’altra parte, in quel punto è pericolosa sia per i ciclisti che per le auto", tuona Manuela Zuntini di Fratelli d’Italia.
Stesso concetto espresso dalla Lega qualche giorno fa, alla comparsa del manto rosso: "Non sarebbe meglio progettare le ciclabili dove c’è effettivamente spazio e metterle in sede protetta?".
Il rosso, come detto, dipingerà anche altre zone della città, nell’ambito degli interventi sulla sicurezza stradale previsti dalla svolta della Città 30. Da via Azzurra, alle ciclabili di via Murri e via Toscana.
ros. carb.