Bologna, 13 maggio 2023 – Il proprietario di un locale di via Saffi dovrà “provvedere con la massima urgenza e diligenza all'immediata ricostruzione del solaio danneggiato al fine di scongiurare un'ulteriore fuoriuscita di acqua”. Così un’ordinanza firmata stamattina dal sindaco Lepore, dopo una riunione di emergenza in Prefettura per scongiurare nuove inondazioni di via Saffi.
All’incontro hanno partecipato anche il prefetto Visconti e tecnici di Comune di Bologna, Bonifica Renana, Protezione civile e del comando provinciale dei Vigili del Fuoco.
Dopo la riunione straordinaria è stata firmata un'ordinanza del sindaco che intima al proprietario del locale al piano terra di via Saffi 22/2 "di provvedere con la massima urgenza e diligenza all'immediata ricostruzione del solaio danneggiato al fine di scongiurare un'ulteriore fuoriuscita di acqua con conseguenti possibili danni e pericoli per la pubblica incolumità e di comunicare entro il termine di cinque giorni il nominativo del tecnico abilitato a cui è stato affidato l'incarico di cui sopra".
Sacchi di sabbia davanti al negozio
Inoltre, "in vista delle precipitazioni previste anche oggi e nei prossimi giorni- annuncia Palazzo D'Accursio- il Comune sta posizionando dei sacchi di sabbia per il contenimento delle acque nelle prossimità del locale limitandone il più possibile la fuoriuscita sulla pubblica via". Il Comune poi "continuerà, come nelle scorse settimane, con il monitoraggio continuativo delle condizioni idrometriche e la pulizia nelle tratte tombinate di propria competenza". Infine, l'ordinanza di Lepore chiede "alla autorità idraulica competente della Regione Emilia-Romagna di garantire il costante monitoraggio pluvio-idrometrico e di provvedere alla preventiva e tempestiva pulizia nei tratti scoperti del torrente Ravone".
La situazione in via Saffi: il nostro viaggio
Cantine allagate, pavimenti crollati e attività al collasso per la perdita di clienti. “Le persone non vengono più - racconta un esercente - perché hanno paura. Gli incassi sono crollati e noi siamo stati lasciati soli”. Ora residenti e commercianti sono pronti a fare squadra procedendo per vie legali. L’obiettivo? Chiedere un risarcimento danni al Comune.
“La piena della scorsa settimana - dice Michele, che abita in una palazzina a metà della via - doveva essere un campanello d’allarme per cercare delle soluzioni e invece non è stato fatto niente. Noi abbiamo la cantina completamente allagata”. Intanto i volontari della Protezione Civile stanno posizionando decine e decine di sacchi di sabbia di fronte a edifici e attività commerciali.