Bologna, 3 maggio 2023 – La pioggia battente ha continuato a bagnare e inondare la città fino a stamattina, quando le precipitazioni sono via via diminuite, fino a scomparire. Una tregua che lascia spazio all'amarezza, alla rabbia e alla disperazione dei residenti e dei commercianti (video) della zona di via Saffi.
La strada, di importanza fondamentale per la viabilità e il transito di mezzi pubblici e privati, è chiusa da ieri, a causa dell'esondazione del torrente Ravone, che scorre proprio sotto via Saffi. Lo straripamento ha inondato l'intera via, producendo danni disastrosi alle cantine delle abitazioni e, soprattutto, ai negozi e alle realtà commerciali. E adesso i cittadini e i commercianti dovranno fare i conti con delle perdite imponenti, alcuni addirittura con la chiusura dei locali.
È il caso di Jing Rong Chang, che stanotte si è precipitato all'ingresso del suo centro estetico, del quale non c'è più traccia: il solaio non ha retto, e le attrezzature e l'arredamento sono stati spazzati fuori dagli spazi del negozio a causa del forte getto d'acqua del Ravone. "Non so quando potremo riaprire l'attività - racconta amareggiato Jin-. È una perdita che non si può sostenere". Lo stesso danno lo vive Amina Asghar, che si occupa di riparazioni di cellulari, tablet e computer. Il negozio, a pochi metri dal centro estetico, era completamente allagato. E i dispositivi, anche quelli dei clienti, sono andati perduti.
Alla lista dei commercianti danneggiati, si aggiunge Anowar Hossain, disperato per la forzata chiusura del suo negozio 'Iqbal Network Snc', che si occupa anche di fax, computer e stampanti. "Stamattina era tutto allagato - dice il proprietario-. Ho perso tutto, per me è una vera tragedia". C'è chi, per fortuna, ha previsto l'esondazione, agendo con anticipo. Fabiola Buffalo, della Boutique Anna, ha portato via ieri i capi d'abbigliamento e l'intero allestimento, per evitare danni irreparabili. "Ma ora sto eliminando lo stesso l'acqua in eccesso - spiega la negoziante-. Le cantine sono inagibili".