Il regalo di Natale più gradito? Le nostre strade riaperte. E’ arrivato l’inverno e tanti residenti di Valsamoggia fanno i conti con strade chiuse e decine di chilometri di tragitti alternativi per arrivare a casa. Da Savigno a Calcara a Monteveglio sono tanti i cittadini che con l’anno nuovo saranno alle prese con problemi vecchi, o che potevano essere in qualche modo prevenuti, come quel centinaio di famiglie (con agriturismi, stalle, cantine, trattorie ed un teatro) che abitano lungo il Rio Marzatore, un affluente ‘minore’ del Samoggia, che dopo l’inondazione ‘apocalittica’ del 20 maggio e la sua quasi replica il 19 ottobre ha concesso il ‘tris’ lo scorso 8 dicembre, quando ha ancora tracimato sulla strada ed eroso ulteriormente la già esile striscia di massicciata che aveva permesso le due riaperture. Risultato: via Marzatore è di nuovo transennata, interrotta a metà: 4 chilometri a monte e 3 a valle. Un ristorante ha già chiuso, agriturismi a singhiozzo, due stalle con oltre 240 capi di bestiame con seri problemi di approvvigionamento, centinaia di persone che ogni giorno affrontano una precaria e disagevole viabilità alternativa.
"Doveva capitare, noi cittadini residenti lo sentivamo, solo i nostri amministratori non lo avevano capito. E adesso rischiamo davvero di essere dimenticati e abbandonati", commentano amareggiati al Teatro delle Ariette, con Stefano Pasquini e Paola Berselli impegnati nel comitato di residenti che hanno incontrato a più riprese l’amministrazione comunale, come spiega Antonio Ognibene, icona della viticoltura della vallata: "Le difficoltà sono quotidiane, seguiamo i lavori in corso e speriamo che quanto prima si arrivi alla riapertura", dice senza giri di parole, mentre la sindaca Milena Zanna spiega che "i lavori su via Marzatore sono in corso e sono gestiti dall’Agenzia Regionale della Protezione Civile. Entro fine gennaio dovrebbero terminare e in seguito la strada verrà riaperta".
Un intervento-tampone che i residenti non considerano risolutivo quello arrivato due giorni fa a Calcara dove il 10 dicembre, si è riaperta una voragine su via Borghetto, la strada che poggia sull’ argine del Samoggia percorsa quotidianamente dalla quindicina di famiglie residenti oltre a clienti e lavoratori di un agriturismo. "Lo stesso problema si era verificato lo scorso ottobre" segnalano i cittadini costretti a percorrere una strada di fortuna transitando in via Fossa Vecchia sotto il cavalcavia autostradale o a lasciare l’auto ad un chilometro e andare a casa a piedi.
Gabriele Mignardi