PATRICK COLGAN
Cronaca

Bologna, la rabbia dei residenti di via Capo di Lucca: “Bivacchi ogni sera fra alcol e droga. Bisogna fare di più”

Nicola Mangialardo: “La mattina si trova di tutto, comprese le siringhe. Situazione peggiorata dopo che la strada è stata quasi pedonalizzata”. La presidente del comitato: “Dialogo aperto con le forze dell’ordine”

Bologna, 19 agosto 2024 – “Mi creda, una sera tranquilla qui non c’è”. Nicola Mangialardo, residente in via Capo di Lucca, era a letto quando è stato svegliato dal rumore di una bottiglia che andava in frantumi. E ha visto quello che succedeva nell’ennesima notte assurda.

“Qui accade di tutto. Sicuramente la situazione è peggiorata dopo che la strada è stata pressoché pedonalizzata qualche anno fa – racconta –. Ora è una strada sostanzialmente morta, passano solo residenti o camion dei rifiuti”.

Nicola Mangialardo mostra siringhe abbandonate in via Capo di Lucca
Nicola Mangialardo mostra siringhe abbandonate in via Capo di Lucca

Il risultato è che la zona è diventata teatro di bivacco, spesso molesto: “Portano le sedie, l’alcol e le casse bluetooth per ascoltare musica ad altissimo volume – racconta –. Quando i locali di via Irnerio sono chiusi, arriva qualcuno in bici a vendere alcol abusivamente. Si vede di tutto, c’è chi sniffa cocaina, chi beve. C’è anche chi si inietta eroina visto che la mattina, assieme a rifiuti e vomito, si trovano anche siringhe infilate fra le pietre dei palazzi”.

Fra i problemi che indica c’è la presenza di bar in via Irnerio: “Hanno una clientela, diciamo varia – racconta –, e dei gruppi poi si infilano in via Capo di Lucca”. Forse è quello che è accaduto sabato sera: “Quei ragazzini non sono i soliti – racconta –. Sono arrivati alle 22. Nella notte mi sono svegliato quando ho sentito una bottiglia rompersi, mi sono affacciato e ho visto quello che stava accadendo”.

Mangialardo è affranto: “Io credo che se il Comune mettesse nella sicurezza la stessa energia che mette nel reprimere l’uso dell’auto da parte dei residenti, il problema sarebbe risolto – dice –. Siamo al livello che non posso far venire un idraulico nella mia via perché non ha il permesso. Io stesso sono stato multato più volte. Credo che il sindaco sia inadeguato, lo scriva pure”.

Il racconto è simile a quello di un altro residente che vive più vicino a via delle Moline: “Il bivacco è quasi normale, c’è gente che si ritrova tutte le sere – afferma –. E poi accadono fatti come quello di sabato notte, io stesso ho sentito le grida forsennate. Credo che con qualche controllo in più il problema si potrebbe risolvere. Le forze dell’ordine vengono sempre quando succede qualcosa, ma non ci sono controlli regolari, almeno io non li vedo”.

Non era in città Mauria Rambaldi, presidente del Comitato Capo di Lucca, formatosi nel 2011: “Il problema si presenta in effetti di frequente – racconta –, soprattutto all’estremità con via Irnerio. Sicuramente influisce la presenza di locali. Noi abbiamo fatto segnalazioni e abbiamo avuto incontri con il dirigente del commissariato e il questore, c’è un canale aperto”.

La soluzione però non è stata trovata: “I controlli ci sono – afferma –, ma appena passa la pattuglia tornano tutti. Forse servirebbe una soluzione più strutturale”. E le limitazioni del traffico? “Non credo c’entrino – conclude Rambaldi –, i problemi in via Capo di Lucca sono di lunga data e c’erano anche prima, magari più verso via delle Moline, ma non vedo grandi differenze”.