PAOLO ROSATO
Cronaca

Verifiche nei cantieri. Tram e risorse del Pnrr. Gli ispettori del governo in città il 15 e 16 febbraio

L’esecutivo manda i tecnici per toccare con mano l’avanzamento dei lavori. Bignami l’aveva annunciato: "Se non si chiude nel 2026, paga il Comune".

Verifiche nei cantieri. Tram e risorse del Pnrr. Gli ispettori del governo in città il 15 e 16 febbraio

Bologna, 7 febbraio 2024 – Gli ispettori del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti saranno a Bologna nelle giornate del 15 e del 16 febbraio, giovedì e venerdì prossimi, per verificare di persona il rispetto del cronoprogramma e quindi l’avanzamento dei lavori della prima linea Rossa del tram. Un check che era stato annunciato recentemente dal viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami (FdI), in un’intervista al Resto del Carlino. "Vivo dove ci sono i cantieri e, nonostante il massimo impegno degli operai, ho la sensazione che ci sia qualche affanno – aveva dichiarato Bignami nell’intervista – . Visto che l’opera è finanziata dal ministero dei Trasporti mi sono posto il problema. E il ministero verrà a breve a fare ispezioni. Se non si chiude entro il 2026, tocca al Comune pagare". Insomma, il Mit intende vigilare e lo farà compiutamente tra poco più di una settimana. La Rossa tiene al suo interno sia un corposo finanziamento governativo, sia una piccola fetta di residuo di Pnrr (in totale circa 511 milioni di euro). Doppio motivo per tenere alta l’attenzione sulla conclusione dei lavori nei tempi previsti. La visita degli ispettori ministeriali arriverà all’interno di un periodo non proprio rilassante per quanto riguarda i rapporti tra Porta Pia e Palazzo d’Accursio.

Il focus finora è stato quello della Città 30, sul quale c’è una distanza nella sostanza. Sul tram bisogna invece andare a dama e, visti i soldi in ballo, a questo punto è nell’interesse sia dal Comune, sia del Mit. Il viceministro Bignami aveva espresso diverse perplessità sul tracciato della Rossa, chiarendo però che un’ulteriore istruttoria da parte del Mit (a guida governo Meloni) su quella tratta fosse impraticabile a causa dell’avanzato iter procedurale. Diversa la considerazione sulla Linea Verde del tram, che per il tratto via dei Mille-Corticella dovrà concludere i cantieri entro il 2026 (come la Rossa) e per la quale Bignami non aveva espresso osservazioni contrarie.

La Linea Rossa proprio la settimana scorsa ha avuto un importante aggiornamento, perché i cantieri, molto impattanti, stanno riguardando il tratto di via Saffi che va da via Malvasia fino a porta San Felice. Le attività sul lato Sud di via Saffi proseguiranno fino all’aprile di quest’anno, quando il cantiere si sposterà su quello sul lato Nord, senza variazioni all’assetto della viabilità istituito nella prima fase dei lavori. Secondo il cronoprogramma attuale, entro giugno si procederà poi ad occupare la parte centrale della carreggiata, lasciando libera una corsia per senso di marcia per poi concludere con una fase dedicata ad opere di finitura, prevista da settembre a fine novembre, in cui la cantierizzazione occuperà esclusivamente la sede tranviaria. In questa fase la viabilità sarà quella definitiva, con due corsie in direzione periferia e una in direzione centro.

Al termine del cantiere la parte centrale della carreggiata, occupata dalla nuova sede della tranvia resterà interdetta, in attesa del completamento degli altri cantieri della linea. Il Comune, infine, aveva segnalato che "contestualmente all’avvio delle attività su via Saffi, anche la fase dei lavori nel tratto di via Emilia Ponente-Saffi, lato ospedale Maggiore, è volta al termine. Dalla fine di febbraio il cantiere si sposterà sul versante opposto della carreggiata, sempre con il mantenimento di due corsie in direzione periferia e una verso centro".