L’ultima aggressione in ordine di tempo risale allo scorso fine settimana, quando i carabinieri di via Galliera sono intervenuti per una lite tra un uomo e una donna nel quartiere Saragozza. Al loro arrivo, i miltiari hanno trovato la vittima seduta per terra e dolorante al termine dell’ennesima aggressione da parte del marito con cui conviveva. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori sanitari del 118 che hanno portato la donna al Pronto soccorso dal quale, dopo aver ricevuto le cure mediche del caso, è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni per contusioni sia al gomito che agli arti inferiori. A seguito di questo episodio di violenza la vittima, di origine tunisina, ha deciso di querelare il marito. Sentita dai carabinieri, la donna ha raccontato di essere sposata con l’uomo, un cinquantasettenne suo connazionale e incensurato, da oltre vent’anni. Vent’anni durante i quali il marito l’avrebbe più e più volte aggredita fisicamente, in particolare con pugni e schiaffi. Botte che arrivavano soprattutto durante i fine settimana, come nell’ultimo caso, in cui l’uomo era solito fare un uso massiccio di bevande alcoliche. Un incubo che però non si limitava alle aggressioni fisiche: la vittima ha infatti riferito ai militari che da diversi anni il marito la sottoponeva a una serie di violenze psicologiche caratterizzate da ripetuti insulti e frasi umilianti e offensive. Un incubo durato vent’anni, al termine dei quali la moglie ha trovato il coraggio di chiedere aiuto e di raccontare l’inferno che era costretta a subire all’interno dell’abitazione. Rintracciato poco dopo l’accaduto nei pressi di casa, il cinquantasettenne è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e, su disposizione del pm di turno, è stato portato nel carcere della Dozza in attesa dell’udienza di convalida.
c. c.