Bologna, 6 luglio 2017 - Il Comune corre ai ripari sugli autovelox di via Stalingrado e viale Panzacchi. Tre giorni fa, infatti, l’amministrazione ha emesso un’ordinanza per installare i dissuasori sonori e visivi sulle due strade dove nel novembre del 2016 sono stati posizionati i rilevatori di velocità.
Una decisione arrivata dopo che, poco meno di un mese fa, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che chiedeva il miglioramento della segnaletica dissuasiva. Così «nonostante la massiccia campagna informativa precedente all’installazione dei due autovelox, il periodo di prova transitorio, il lavoro della polizia municipale sul posto e il posizionamento di apposita segnaletica di preavviso», il Comune ha ritenuto opportuno «evidenziare ulteriormente la presenza di dispositivi per il rilievo della velocità».
Nell'ordinanza, infatti, si legge che in via Stalingrando, su entrambi i sensi di marcia, verranno installati dei rallentatori a effetto ottico, che dovrebbe essere delle strisce bianche, e delle bande sonore, così da avvisare gli automobilisti più distratti. Segnaletica, quindi, che si aggiunge ai cartelli luminosi che avvisano del limite di 50 chilometri orari.
Discorso diverso, invece, su viale Panzacchi, dove il Comune ha previsto l’installazione solo del rilevatore sonoro all’altezza del civico 11 del viale e nel solo senso di marcia con direzione da via Rubbiani verso piazza di Porta Castiglione. «Ben venga ogni segnale che eviti a chi transita in quelle vie di essere multato anche andando poco oltre i cinquanta chilometri orari. Ma la vera domanda è perché dall’installazione degli autovelox, ai segnali orizzontali e a questi acustici si sia fatto passare così tanto tempo, traendo di fatto in inganno ancora più gli automobilisti – commenta Lucia Borgonzoni, consigliere comunale della Lega Nord –. Questi autovelox sono nati per liberare nel bilancio tre milioni di euro vincolati, tradotto, per fare cassa, ed è vergognoso che continuino a restare lì, anche alla luce dei dubbi sollevati in più temi, da più soggetti».