Non è "semplicemente" un libro, è un progetto letterario. Perché lo scrittore bolognese Vasco Rialzo, al secolo Emanuele Cimatti (foto), pubblica in questi giorni Hola (pubblicazione indipendente con piattaforma Amazon), nuova fatica letteraria costruita fondendo insieme scritti preesistenti che danno vita a una nuova disavventura di Olindo, il suo personaggio iconico, un bolognese cresciuto come dj negli anni Novanta. Presentazione oggi alle 19,30 al Vanilla di via del Pratello, tra racconto e dj set.
Vasco Rialzo, come ha costruito ’Hola’?
"Recuperando degli scritti precedenti, rivisti, rimaneggiati e integrati tra loro per unire i vari pezzi. Un’idea definita da alcuni miei fan innovativa e pigra, perché sono riuscito a pubblicare oltre trecento pagine senza doverle scrivere tutte. L’ho voluto dedicare al mio protagonista maschile preferito, quindi Olindo, che incarna le caratteristiche del maschio medio bolognese di cui parlo generalmente nei miei libri".
Chi è Olindo?
"Un non più giovane bolognese con le sue abitudini, le sue rigidità mentali, la sua noia, il suo essere anche un po’ sfigato. Una delle mie editor dice che lui rappresenta la satira del maschio, perché è veramente la media di tante cose medie e banali. Un classico bolognese che calo nella Bologna degli anni Novanta, con i suoi quarant’anni e quel parlare male della sua città dove è terribilmente radicato, anche se è rimasto folgorato, da bravo provincialotto, da posti come Barcellona e Ibiza, molto presenti nel libro Hola".
Olindo ci parla di un periodo in cui a Bologna tutti volevano fare i dj e andare in Spagna.
"È tutto vero. Olindo è un dj per sbaglio che è rimasto folgorato dalla techno e dalla trance. Lui a volte si ritrova a mettere dischi dai bpm tiratissimi a feste private e naturalmente si fa il viaggio. Poi si ritrova a fare il dj a Barcellona e questa sarà una svolta. Torna a Bologna, gli accade di tutto, ed eccolo di nuovo in Spagna a sguazzare tra gli stereotipi di Ibiza che lui ama parecchio".
Benedetta Cucci