REDAZIONE BOLOGNA

Vannelli: "San Petronio, nuova festa"

Il maestro di cappella racconta il concerto di stasera, anticipato di qualche giorno, sotto le volte della basilica

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di Marco Beghelli

Il tradizionale concerto in San Petronio, alla vigilia della festa patronale, viene quest’anno anticipato di qualche giorno: alle ore 21 di stasera (ingresso libero), sotto le volte della basilica, risuoneranno le grandiose partiture musicali di Giovanni Paolo Colonna, uno dei tre maestri di cappella che fecero grande quell’istituzione in epoca barocca. All’attuale direttore Michele Vannelli chiediamo il motivo.

"Era proprio il 29 settembre quando, nel 1982, Sergio Vartolo ripropose in basilica alcune composizioni dell’antica tradizione bolognese, all’interno delle benemerite Feste Musicali coordinate per tanti anni da Tito Gotti: Vartolo dirigeva in quell’occasione un ensemble di cantanti ancora senza nome, accompagnati da strumenti antichi (e questa era una vera novità), avviando così un rinnovato interesse per quel repertorio, da cui scaturì due anni dopo la rifondazione dell’antica Cappella Musicale di San Petronio. Festeggiamo dunque stasera i quarant’anni di recupero alla dimensione concertistica di tante opere legate alla tradizione petroniana, riproposte in prima esecuzione moderna con criteri filologicamente accurati".

Ricordando anche i vent’anni dalla morte di Federico Salce.

"Alla ricorrenza festosa si unisce quella malinconica. A Vartolo era succeduto nel 1998 Fedrico Salce, persona squisita, attentissima ai giovani, un vero riferimento per tutti noi. Colpito da malattia inesorabile, ci lasciò improvvisamente nell’estate 2002. A quel tempo mi trovavo a essere il suo assistente e fu dunque per me naturale prendere in mano le redini dell’istituzione, pur nella mia grande inesperienza di ventenne non ancora diplomato in conservatorio. Venni ufficializzato maestro di cappella nel 2006: proprio come Colonna, nominato solo dopo quattro anni dal subentro effettivo al suo predecessore!".

Cosa ascolteremo di Colonna?

"Dalla sua sterminata produzione per San Petronio, di incredibile qualità per l’epoca, ho scelto una Messa davvero speciale, pensata per essere eseguita con modalità differenti: per sole tre voci soliste, estendibili a cinque, con l’eventuale apporto del coro e – dice la partitura – ‘se piace, con strumenti e ripieno a beneplacito’. Per l’occasione festiva, noi l’eseguiremo nella forma più completa e solenne. Arricchiscono la serata alcuni mottetti concertati con archi e tromba solista dello stesso Colonna, di sicuro effetto anche sul pubblico odierno".