"Valorizzare chi lavora. Cercare all’estero non è la soluzione"

Il Nursind della regione Emilia-Romagna chiede maggiori risorse e interventi per contrastare la carenza di infermieri negli ospedali, criticando l'idea di importare professionisti dall'India. La segretaria regionale sottolinea la necessità di valorizzare e trattenere i professionisti locali per evitare una crisi irreversibile, nonostante il livello qualitativo superiore della sanità regionale.

"Valorizzare chi lavora. Cercare all’estero non è la soluzione"

"Valorizzare chi lavora. Cercare all’estero non è la soluzione"

"Maggiori risorse per valorizzare il lavoro di chi è quotidianamente in prima linea al fianco dei pazienti e interventi concreti per migliorare la gestione organizzativa all’interno delle aziende sanitarie della regione". E’ questa, secondo il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, l’unica risposta "per contrastare la continua e ormai cronica insufficienza di infermieri negli ospedali dell’Emilia-Romagna". Il Nursind commenta l’allarme sulla questione lanciato dai dirigenti dell’ospedale ortopedico Rizzoli e dal policlinico Sant’Orsola e della trattativa in corso a livello nazionale per l’arrivo, entro la fine dell’anno, di professionisti dall’India proprio per sopperire tali carenze.

"Non è questo il modo corretto per affrontare la questione – obietta Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind –. Bisogna piuttosto puntare ad attrarre i nostri professionisti, che invece scappano dal pubblico, garantendo loro incentivi, prospettive di valorizzazione e politiche di welfare che possano migliorare le condizioni di lavoro nelle nostre aziende. Da diverso tempo denunciamo gestioni aziendali difficili, che non consentono agli infermieri di conciliare nel migliore dei modi i tempi di vita e di lavoro. Se già adesso non ci sono infermieri sufficienti, a breve andremo incontro a una crisi che rischia di essere irreversibile".

Rodigliano sottolinea che "quella dell’Emilia-Romagna è una sanità di livello qualitativo oggettivamente superiore rispetto a tante altre regioni, eppure, come lo stesso assessore Donini ha ammesso, tanti cittadini continuano a far fatica con le prenotazioni per visite ed esami, malgrado le strategie messe in campo dalla Regione per ridurre i tempi d’attesa".