CLAUDIO CUMANI
Cronaca

Valerio Aprea omaggia Mattia Torre: "La sua scrittura era preveggente"

Il reading di Valerio Aprea inaugura la stagione teatrale inChiostro con le opere di Mattia Torre, offrendo uno sguardo acuto sulla società e il mondo dello spettacolo. Seguono altri appuntamenti teatrali e di danza, promettendo un programma ricco e coinvolgente.

Valerio Aprea omaggia Mattia Torre: "La sua scrittura era preveggente"

Valerio Aprea omaggia Mattia Torre: "La sua scrittura era preveggente"

Bisogna andarsi a vedere su Raiplay ‘Sei pezzi facili’, ovvero le sei pièce teatrali di Mattia Torre dirette da Paolo Sorrentino, per rendersi conto del folgorante senso del mondo che questo autore aveva. Perché Torre, stroncato dal cancro nel 2019 a 47 anni, ha raccontato con il sale dell’intelligenza (e non solo attraverso le serie televisive più fortunate come ‘Boris’ e ‘La linea verticale’) donne, uomini, figli, miserie e misteri della nostra società ma anche sentimenti e cinismi del mondo dello spettacolo. Valerio Aprea (foto), che di Mattia fu buon amico oltre che virtuoso interprete, da tempo sta riportando in scena quel formidabile ‘catalogo degli uomini’. E stasera alle 21,30 inaugura la breve stagione del chiostro dell’Arena del Sole (‘inChiostro’ è il titolo) con la lettura di ‘Gola’ e di altri quattro monologhi. Contrappunto musicale saranno brani della colonna sonora firmata da Giuliano Taviani e Carmelo Travia per ‘Figli’, l’ultimo film scritto da Torre e interpretato da Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea.

‘Gola’ racconta la fame atavica nata forse nel Dopoguerra in un’Italia votata al raggiro e alla menzogna. E gli altri pezzi? Risponde Aprea: "Leggerò ‘Colpa di un altro’ dedicato alla nostra insanabile vocazione di attribuire ad altri le responsabilità, ‘Yes I can’ sulla smania del lusso e un estratto da ‘In mezzo al mare’. Concluderò con ‘Traffic’, una parabola sul traffico romano che svela paradossi e contraddizioni nostrane". Sul fatto che questo patrimonio letterario possieda ancora una forte attualità lui non ha dubbi: "Continuiamo a stupirci della preveggenza – dice –. Dopo la sua morte tutti si sono accorti di una scrittura fulminante e lungimirante". Una scrittura che trova affaccio, ad esempio, in ‘Perfetta’ plurireplicato da Geppy Cucciari o ne ‘Il migliore’ che Valerio Mastandrea riporterà a inizio ‘25 in scena a Roma. Il reading di Valerio Aprea apre, come si diceva, la stagione di inChiostro lunga tre settimane e costituita da dieci appuntamenti. Letture, incontri, prosa, danza.

Domani si prosegue con il primo appuntamento di ‘Theatre for democracy’ che offre una serie di testi selezionati in occasioni disparate e letti da attori diversi: tocca al copione di Francesca Lancelotti ‘Out-defining’ selezionato da Ert e alla rappresentazione farà seguito l’incontro fra la docente universitaria Rita Monticelli e l’autrice. Il ciclo prosegue il 3 luglio con ‘Rexit!’ (autori Dhaenens, Stuer & Vanden Broecke) selezionato dal Kvs di Bruxelles con Marino Sinibaldi protagonista del dibattito e il 10 luglio con un’accoppiata franco-spagnola: ‘Si alza il mare’ di Shaheman e ‘93 metri di lunghezza’ di Duncan (Christian Raimo il protagonista dell’incontro). Ancora teatro. Il 28 luglio Nicola Berti firma adattamento e regia di ‘Lazin’on a sunny afternoon’ da Pinter con gli interpreti della Compagnia Arte e Salute mentre il Teatrino del Giullare il 2 luglio offre un personalissimo ‘Volo sull’Orestea’. Archivio Zeta il 9 luglio presenta ‘Scalare la Montagna incantata’ tratto ovviamente da Thomas Mann . Spazio alla danza attraverso il focus di drammaturgia fisica ‘Carne’. Amina Amici (27 giugno), Federica Tardito (4 luglio)e Antonio Carta (11 luglio) i protagonisti.