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Bologna: Valeria Simili è morta, si spegne l'ultima delle sorelle fornaie

Per decenni, assieme a Margherita, era stata ambasciatrice della cultura gastronomica nostrana: nel 2015 la Turrita d'argento. Il ricordo di Gino Fabbri: "Professioniste vere e cariche di umiltà"

Valeria e Margherita Simili

Bologna, 1 settembre 2022 - Hanno insegnato a generazioni di bolognesi l'arte del pane e della sfoglia, esportando in mezzo mondo la cultura gastronomica che un po' ci rende unici. Se ne va anche l'altra fetta di quel binomio fantastico che erano le sorelle Simili: è morta l'altra sera l'86enne Valeria, tre anni dopo la sorella Margherita, scomparsa a 83 anni nel 2019. Il triste annuncio si legge sul gruppo Facebook 'Tutti quelli che amano le sorelle Simili e le loro ricette'.

Famose per la sfoglia e i prodotti da forno, si deve a loro l’invenzione delle iconiche ‘streghe’, o 'streghine',  quelle croccanti sfoglie che hanno fatto capolino sui tavoli di famiglie  e ristoranti per decenni. Insieme a Margherita, Valeria ha dedicato tutta la sua vita a lavorare come fornaia. Ma non solo, perché alla fine degli anni Ottanta alcune ricette delle sorelle Simili finirono in un libro di cucina pubblicato negli Stati Uniti. Seguirono corsi di panetteria e di sfoglia, interviste tv e pubblicazioni di ricettari.

L'ultimo saluto a Valeria sarà sabato 3 settembre, alle 14, nella loro parrocchia, la chiesa di Santa Maria della Carità, in via San Felice 64, a Bologna.

Un pezzo di storia che se ne va

Le due sorelle iniziarono insieme nella bottega dei genitori Armando e  Antonietta in via San Felice (il padre aveva cominciato come fattorino  nel famoso forno di Stella Pedrazzi). Nel 1979 aprirono in via Frassinago,‘ Panetteria e roba dolce’: il successo è immediato ed è  certificato a fine ottanta quando Marcella Hazan, maestra di cucina  italiana a New York, chiede alle sorelle Simili alcune ricette per il  suo libro.

Quando furono premiato dal sindaco Merola, accettarono la  Turrita senza tradire la loro umiltà:“Troppa grazia, abbiamo fatto solo  del pane e della pasta”.

Il ricordo di Gino Fabbri

"Certe persone rimarranno vive in chi ha avuto il privilegio come noi di conoscere professioniste vere con una carica di umiltà, sapienza, altruismo che dovrebbero essere elementi normali per coloro che svolgono certi mestieri ma non è così - le ricorda il re dei dolci, Gino Fabbri, sulla sua pagina Facebook - loro sapevano fare squadra in silenzio con gli altri. Ora si posta sui social la arroganza e la presunzione. Ma le Sorelle Simili saranno storia non solo per Bologna. Ciao Valeria ti ricordo ancora nel cortile del Palazzo d'Accursio per la vostra meritatissima onorificenza".