Bologna, 14 dicembre 2021 - Alle dieci di ieri erano già duemila le prenotazioni dei genitori del Bolognese per vaccinare i loro bambini: alle 16 avevano raggiunto quota 3.247. E’ partita bene la campagna che, questa volta, vede protagonisti i bambini che hanno dai cinque agli undici anni, La platea dei vaccinabili è di circa 50.000 unità: nella prima giornata disponibile si è quindi prenotato il 6,5% del totale. La maggior parte delle prenotazioni è avvenuta tramite il sito internet.
Terza dose, Burioni risponde alle domande più comuni
Le somministrazioni partiranno giovedì alla Fiera, in collaborazione con la Croce rossa italiana di Bologna e l’associazione Bimbo Tu che, al Bellaria, mette a disposizione il parco che ha allestito (con tanto di dinosauri) per intrattenere i bambini che devono attendere il quarto d’ora dopo la vaccinazione, alla casa della salute di Casalecchio di Reno e a San Giovanni in Persiceto. In Fiera ci saranno dei canali di ingresso e di uscita dedicati ai bambini e dei percorsi differenziati.
L’Azienda Usl conta di realizzare circa 230 somministrazioni al giorno. Verrà utilizzato solo il vaccino Pfizer, l’unico approvato dagli enti regolatori per questa fascia d’età: i bambini riceveranno un terzo della dose degli adulti. Da veerdì partiranno le somministrazioni anche nell’ospedale di Vergato, al poliambulatorio di Castel Maggiore, alla casa della salute Pieve di Cento, al poliambulatorio di Baricella, al Barberini a Crevalcore e alla casa della salute di San Lazzaro. I bambini fragili (tra i 1.500 e 1.800) verranno invece contattati direttamente dall’Ausl e dovranno recarsi al Sant’Orsola per la vaccinazione. "Vorremmo riuscire a vaccinare tutti e 50.000 – dice Paolo Bordon, direttore gen erale dell’Ausl Bologna – ma non ci sbilanciamo. E’ comunque un bel test. Confidiamo molto nei pediatri e in chi si relaziona ogni giorno con i genitori. Il nostro interesse è vaccinarli il prima possibile, ma siamo curiosi anche noi di vedere che adesione ci sarà. Ci piacerebbe riuscire ad arrivare almeno al 50 per cento di vaccinati in un tempo decente, diciamo in un mese o un mese e mezzo". Ricoveri in crescita Impennata di ricoveri a Bologna negli ultimi quattro giorni. Tanto che l’Ausl è stata costretta a chiedere ufficialmente alla sanità privata di mettere a disposizione almeno un centinaio di letti. Nel frattempo, sono state sospese le attività di chirurgia programmata a Budrio e Bentivoglio, per recuperare altri posti. Sono circa 150 i letti occupati per degenza ordinaria o A bassa intensità Covid. "Me ne aspetto un centinaio in più dai privati, 40-50 nell’immediato – afferma Bordon – finora c’è stata grande collaborazione e condivisione da parte loro. Negli ultimi quattro giorni abbiamo avuto 46 ricoveri in più. Tra l’8 e il 12 dicembre siamo arrivati a 320 ricoveri e abbiamo bruciato la dotazione di posti letto che avevamo faticosamente messo insieme. Per questo – continua – abbiamo ufficialmente chiesto ad Aiop di darci una mano, perché da soli reggiamo ma dovremmo chiudere molte attività chirurgiche. Ci servono letti di degenza ordinaria, non solo a bassa intensità, perché è lì che abbiamo i l maggior numero di pazienti".
Donini con i sindacati Il rispetto per la posizione delle organizzazioni sindacali, ma anche la sottolineatura sulle 23.000 assunzioni di personale in sanità dal 2016 al 2020 in Emilia-Romagna e l’invito ad agire insieme affinché l’Esecutivo metta a disposizione delle Regioni i fondi necessari a coprire le spese sostenute per affrontare l’emergenza Coronavirus. Così Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, commenta l’iniziativa promossa OGGI dalla Fp-Cgil e dalla Uil-Fpl sul tema delle assunzioni in sanità. "Comprendiamo i motivi che porteranno i sindacati Fp-Cgil e Uil Fpl alla mobilitazione davanti agli ospedali della regione – osserva – dobbiamo infatti agire insieme, Regione e Sindacati, affinché il Governo si impegni a mettere a disposizione risorse straordinarie a copertura delle spese per la gestione della pandemia da parte delle Regioni, per evitare che si arrivi a situazioni che possano determinare tagli al personale e ai servizi". Comunque, sottolinea Donini, "ricordiamo che l’Emilia Romagna l’Emilia-Romagna, dal 2016 al 2020 è riuscita a garantire 23.000 assunzioni di medici, infermieri, operatori, assicurando negli ultimi due anni oltre il 170 per cento del turnover. E nella prima parte del 2021 le assunzioni sono state oltre 5.000".
In attesa dei militari "La Regione ci aveva detto che avremmo avuto a disposizione dei militari per il tracciamento, ma per il momento non ce n’è neanche uno". E’ la sottolineatura del direttore generale dell’Ausl che si conferma fiducioso nell’arrivo dei rinforzi.