Bologna, 31 marzo 2021 - Quattro mesi e mezzo: sono quelli che ci dividono dal traguardo da tempo auspicato, ossia la ripresa di una vita quasi normale con la protezione dal Covid, anche se non completa. Ecco la road map, il piano strategico sulla campagna vaccinale. "Entro Ferragosto i residenti del nostro territorio potranno aver ricevuto almeno una dose di vaccino e presto arriveremo a 6mila somministrazioni al giorno, sempre che sia assicurato un continuo rifornimento delle scorte", si augura Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl.
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Un’accelerazione condivisa dalla Regione che fissa un’altra data molto attesa: da lunedì 12 aprile partiranno le prenotazioni dei cittadini dai 70 ai 74 anni. Per i nati dal 1947 al 1951, quindi, sarà possibile fissare l’appuntamento utilizzando i consueti canali disponibili, Cup e farmacie che effettuano il servizio di prenotazione, strumenti online, fascicolo sanitario elettronico e telefono. "Più dosi riceviamo, più persone possiamo vaccinare, perché la macchina regionale è pienamente a regime e può arrivare a raddoppiare le oltre 20mila somministrazioni che abbiamo raggiunto", precisa Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute, riferendosi ai vaccini giornalieri e aggiungendo che "la nostra priorità sono i cittadini più fragili e l’età è indubbiamente un fattore di rischio: a metà del prossimo mese avremo terminato il primo ciclo per gli emiliano-romagnoli con 80 anni o più, e allora potremo iniziare con chi ha tra i 70 e i 74 anni, mentre per gli over75 le agende per le prenotazioni sono aperte da due settimane con ottimi risultati".
Donini non perde l’occasione per ricordare che "se è vero che solo il vaccino potrà portarci fuori dalla pandemia, non dimentichiamo mai, però, che resta fondamentale continuare a rispettare con senso di responsabilità le regole e adottare tutti i comportamenti necessari per prevenire i contagi".
Tornando all’area dell’Ausl, vediamo come si arriva alla linea rossa di Ferragosto. "Mi immagino – ipotizza Bordon – che in quel periodo un ventenne possa ricevere la prima dose di AstraZeneca, iniziando il percorso di immunità anche se poi dovrà fare il richiamo. Vorrà dire che la campagna si starà concludendo, l’obiettivo è realistico".
Vediamo, con i numeri alla mano, come si determina questa tabella di marcia. "La nostra popolazione è di 870mila persone – fa i conti il manager – e se teniamo conto che abbiamo già somministrato oltre 100mila vaccini e che la fascia d’età tra 0 e 16 anni, non compresa nella campagna, è composta da circa 100mila persone, abbiamo 600mila cittadini da immunizzare al ritmo di 6mila al giorno secondo i nostri piani e quindi in 4 mesi ce la faremo. Per la nostra Azienda è un grande impegno, ma ce la metteremo tutta".
La priorità , adesso, " è completare gli ultraottantenni entro l’11 aprile, concludere entro il 28 aprile la fascia 75-79 e vaccinare tutti i fragili e i domiciliati, tra cui le persone allettate – ragiona il direttore generale –, si tratta di situazioni complesse perché per andare nelle case ci vogliono 45 minuti. Ora ci daranno una mano, in particolare per questi pazienti, i 256 medici specializzandi che vaccineranno per 12 ore a settimana".
Passiamo alla logistica. "Abbiamo bisogno di cambiare strategia, man mano che l’età scende ci troviamo di fronte una popolazione più mobile e più attiva che non ha difficoltà a prendere la macchina. Puntiamo su un centro grande in ogni distretto, più le altre sedi, per arrivare a 1.500 vaccinazioni al giorno e altre 4.500 da fare in due hub consistenti: uno è la Fiera, che da martedì resterà sempre aperta fino a mezzanotte, l’altro lo stiamo individuando. L’Unipol Arena? È possibile, ma abbiamo anche altre offerte". Osserva Claudio Sabatini dell’Unipol Arena : "Ci mettiamo a totale disposizione, siamo abituati a gestire 18mila spettatori per i concerti e non abbiamo problemi neppure a lavorare h24".
Per incrementare le somministrazioni, "da domani partirà la sperimentazione del drive through vaccinale alla Fiera, anche se sono iniziate le prove – anticipa Bordon – e dopo una fase dedicata a chi ha difficoltà motorie potremo estendere questo metodo anche altrove e per altre categorie: con la bella stagione non si indossano giacche o piumini e in auto si velocizzano le operazioni". Per prendere velocità "servono i vaccini, se oggi volessimo fare 6mila vaccinazioni non potremmo permettercelo, perché ne abbiamo a disposizione la metà e finora abbiamo avuto più intoppi che continuità: è stata una gara di slalom speciale con paletti stretti – conclude Bordon ricorrendo a un esempio sportivo – e ora dobbiamo passare almeno a un super gigante con meno paletti".