
La presidente dell’associazione dei familiari delle vittime: "Chiediamo piena verità ai Paesi alleati"
La presidente dell’associazione dei familiari delle vittime di Ustica, Daria Bonfietti (nella foto), ha chiesto un incontro alla presidente del Consiglio Giorgia Melloni "per sollecitare il governo a essere davvero protagonista dell’impegno per la verità, prendendo atto della realtà: un aereo civile è stato abbattuto, è in gioco la nostra dignità nazionale". Il governo, dice Bonfietti "deve impegnarsi pretendendo piena collaborazione dai Paesi amici e alleati i cui aerei ‘razzolavanò attorno al DC9 Itavia nella tragica notte del 27 giugno 1980" in cui morirono le 81 persone a bordo del volo. La richiesta di Bonfietti arriva dopo la richiesta di archiviazione dell’indagine sulla strage del Dc-9 avanzata una decina di giorni fa dalla Procura di Roma.
E, soprattutto, dopo che il governo ha dato risposta, ieri mattina, all’interpellanza urgente presentata dal deputato Pd Andrea De Maria e firmata anche dalla segretaria dem, Elly Schlein, nella quale si chiedeva al governo di assumere iniziative nei confronti dei Paesi alleati per arrivare alla verità sulla notte del 27 giugno 1980. "Il Governo – ha detto in aula la sottosegretaria Sandra Savino, che ha risposto a nome dell’esecutivo – è pronto a compiere tutti i passi necessari a fronte dell’emergere di nuovi elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento". La sottosegretaria ha inoltre ricordato che "le indagini hanno comportato una rilevante e articolare attività di cooperazione giudiziaria internazionale" e che la "Francia ha accolto le richieste di rogatoria". La risposta però lascia l’amaro in bocca a De Maria. "Sono molto insoddisfatto – replica il deputato dem – abbiamo chiesto quali ulteriori azioni il Governo intende assumere verso Paesi amici, come Francia e Usa, che possono avere notizie utili per fare luce sulla strage di Ustica. Su questo non ci è stato detto niente. Temo non si intenda assumere alcuna azione".