DONATELLA BARBETTA
Cronaca

Urologia, mille interventi con il robot "Operato e dimesso dopo due giorni"

Traguardo raggiunto al Maggiore in tre anni. Il paziente del record: "In reparto una ricoverata dalla Sicilia". L’Ausl: "In lista d’attesa 2.680 persone, tuttavia continuiamo a correre per incrementare il recupero"

Urologia, mille interventi con il robot "Operato e dimesso dopo due giorni"

di Donatella Barbetta

La chirurgia urologica del Maggiore ha raggiunto quota mille: tanti sono gli interventi realizzati con l’ausilio del robot Da Vinci, la piattaforma più avanzata per la chirurgia mini-invasiva, evoluzione della laparoscopia tradizionale. ll risultato " è stato consentito grazie all’incremento delle operazioni eseguite in ciascuna seduta chirurgica, al fine di continuare a correre sul recupero delle liste d’attesa – precisa l’Ausl –. Al momento, in attesa di un intervento urologico in Azienda ci sono 2.680 pazienti, di cui 477 classificati in classe A di priorità (ricovero entro 30 giorni, ndr). Il numero può apparire molto rilevante", ammette l’Ausl che sottolinea come, nonostante la coda dell’emergenza pandemica, nel 2022 l’Urologia dell’Ausl ha effettuato 2.827 interventi, di cui 1.020 al Maggiore, dove vengono effettuati gli interventi di alta complessità, 375 robotici e 1.807 di medio-bassa complessità a San Giovanni in Persiceto. Alla fine del 2019 arrivò in ospedale il primo robot Da Vinci condiviso tra urologi, chirurghi generali e chirurgia toracica (nella foto gli specialisti), mentre un anno fa si è aggiunto un secondo robot per dare impulso in particolare all’attività urologica, disciplina per cui il Maggiore è attrattivo nei confronti di pazienti provenienti anche da fuori provincia e da fuori regione.

"Con me c’era un ricoverato di Rimini – conferma Mario Franci, 74 anni, il paziente numero mille, residente a Valsamoggia – e due camere più avanti una signora arrivata da Palermo. Dovremmo riflettere su questo. Ho saputo di dover essere operato a fine novembre ed ero in lista d’attesa da inizio dicembre. Ho conosciuto anche la ’pilota’ del robot e l’ho ringraziata. L’intervento è stato fatto il 26 gennaio, dopo due giorni sono stato dimesso ed esco già per fare delle passeggiate, in attesa della prossima medicazione: dovremmo proseguire su questa strada". Sergio Concetti, direttore dell’Urologia dell’Ausl, elenca i vantaggi dei vantaggi del robot per i pazienti: "Eseguire l’intervento attraverso tre piccole incisioni piuttosto che con una lombotomia, ovvero un’incisione sul fianco che traumatizza tre diverse fasce muscolari dell’addome, rappresenta un notevole passo avanti" e sono più rapidi "il decorso post-operatorio" e "il recupero delle funzioni fisiologiche tra cui la continenza e l’attività sessuale".

Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl, rivolge l’attenzione al personale: "Ringrazio sentitamente tutti gli urologi , anestesisti e infermieri che con uno straordinario lavoro di équipe hanno raggiunto l’ambizioso traguardo dei mille interventi, dopo avere garantito nel 2022 ben 2.827 operazioni complessive, contribuendo in maniera importante all’abbattimento liste di attesa".