Nella nuova edizione del Qs World University Rankings, l’Università di Bologna ottiene la posizione 154 a livello mondiale, guadagnando 13 posti rispetto allo scorso anno. L’Alma Mater passa così dal 12esimo all’11esimo percentile delle migliori università presenti in classifica, che toccano quota 1.500, ossia 85 in più rispetto all’ultima edizione. L’Università di Bologna si conferma ancora una volta nel miglior 1% fra gli oltre 26.000 atenei al mondo, migliorando con una crescita costante il proprio posizionamento globale dal 2017. Dal 2014 l’ateneo emiliano ha migliorato la propria performance scalando 34 posizioni nella classifica. Vengono confermati anche ’gli ottimi risultati’ rispetto alla reputazione accademica, l’indicatore più rilevante del ranking (compone il 30% del risultato finale), basato sulle valutazioni di oltre 144.000 accademici: l’Alma Mater ottiene il primo posto in Italia (davanti a Sapienza, Politecnico di Milano e Università di Padova) e il 73esimo al mondo.
Tra i nuovi indicatori introdotti spicca invece quello legato al Networking Internazionale della Ricerca, rispetto al quale l’ateneo di Bologna ottiene il 75esimo posto a livello mondiale. "Siamo soddisfatti di un risultato che conferma l’eccellenza dell’Alma Mater e premia l’impegno di tante colleghe e colleghi – commenta il rettore Giovanni Molari (foto) –. Sappiamo che i ranking internazionali offrono, ciascuno dalla sua specifica prospettiva, una visione inevitabilmente parziale della qualità scientifica e didattica degli atenei. Ma ci conforta e ci motiva constatare che l’Alma Mater dà ottima prova di sé di fronte a tutti i criteri".