Unibo, quali sono i nuovi corsi di laurea in partenza nel 2022

Quattro saranno triennali e cinque magistrali. Nuovo centro per i servizi agli studenti in via Foscolo a Bologna: ci saranno posti letto, biblioteca, palestra, laboratori informatici, auditorium e sale studio. Sarà rafforzato il Campus della Romagna

Università di Bologna (foto d'archivio ante Covid)

Università di Bologna (foto d'archivio ante Covid)

Bologna, 22 dicembre 2021 – Quattro nuovi corsi di laurea triennale e cinque di magistrale. L’Università di Bologna amplia così la propria offerta formativa che già oggi conta 242 corsi di studio, di cui 92 internazionali. Si va dallo studio delle religioni alla chimica per prodotti e processi, dal clima alle politiche dell’innovazione digitale. Nel complesso, si conferma una forte spinta all’internazionalizzazione che caratterizza sei dei nuovi corsi. Notevole il focus sul cambiamento climatico, la sostenibilità ambientale e la green economy, in linea con gli obiettivi Onu. Due corsi internazionali, uno con sede a Bologna l’altro nel Campus di Forlì, fanno riferimento al “management” con l’obiettivo di formare figure professionali specifiche per le sfide del mercato del lavoro, nazionale e internazionale. Da evidenziare poi la triennale internazionale, di Bologna e Forlì, con titolo congiunto in European Studies, sviluppato nell’ambito dell’alleanza ‘Una Europa’ tra otto prestigiosi atenei europei, e la laurea a orientamento professionale di Chimica per prodotti e processi rivolta a diplomati e con contenuti altamente professionalizzanti. I nuovi corsi attivati sono: Chimica per prodotti e processi; Management and economics; European studies; Greening energy market and finance; Science of Climate; Governance e politiche per l'innovazione digitale (GePID); Religioni Storie Culture; International management; Human and environmental health.

Bilancio di previsione per il 2022-2024

Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Bologna ha approvato il bilancio unico di ateneo di previsione per il triennio 2022-2024. Per il 2022 vengono stanziate risorse per la gestione operativa pari a circa 851 milioni di euro, alle quali si aggiungono 86,6 milioni di risorse per investimenti. Complessivamente nel triennio 2022-2024 la programmazione di ateneo prevede l’impiego di risorse per investimenti pari a circa 244 milioni di euro. I fondi per il sostegno agli studenti sono pari a 92,5 milioni di euro e registrano un incremento di circa 18,4 milioni rispetto al budget 2021, derivante prevalentemente dall’incremento dei fondi vincolati ai contratti di formazione specialistica medica e alle Borse di Dottorato di ricerca. I fondi destinati a finanziare le borse di studio per i dottorati di ricerca sono pari a 28,26 milioni di euro e confermano un’importante crescita negli ultimi anni. Le previsioni 2022 degli altri interventi a favore degli studenti e borsisti ammontano a 5,5 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021. I fondi per il diritto allo studio gestiti direttamente attraverso il bilancio di Ateneo nel budget 2022 sono pari a 26,25 milioni di euro, in aumento di circa 656 mila euro rispetto al 2021. Nella voce ‘Altre borse di studio e premi’, che ammonta sul 2022 complessivamente a 6,3 milioni di euro, rientrano le previsioni per le borse di studio per solo merito (675 mila euro), le borse di studio per studenti in condizioni di disagio (1,2 milioni di euro), altre borse di studio per varia natura (470 mila euro), nonché per contributi a favore di studenti immatricolati a corsi di laurea di particolare interesse nazionale (2,2 milioni di euro).

Il piano edilizio per il 2022-2024

Previsti circa 40 interventi per un totale di 150 milioni di euro. Mirano al completamento degli insediamenti più recenti (ad esempio il polo chimico del Navile), al restauro e adeguamento normativo del patrimonio storico dell’Ateneo (Palazzo Poggi, Ciamician, edifici storici di via San Giacomo 12 e 14, di piazza San Donato 2 e via Irnerio 48, l’Orto Botanico, il complesso di via Zamboni 32-34-36-38, le sedi storiche della scuola di Ingegneria e di Chimica industriale) e alla riqualificazione del patrimonio esistente non soggetto a vincoli di tutela e che richiede opere di rinnovo edilizio e impiantistico (area di Belmeloro, ex-Bodoniana di via San Donato, complessi universitari di Ozzano e Cadriano). L’Università di Bologna desidera celebrare l’inserimento dei portici bolognesi nel patrimonio mondiale Unesco fornendo un significativo contributo al “Progetto Portici” lanciato dal Comune di Bologna attraverso l’inserimento nel proprio piano edilizio delle opere di restauro delle facciate degli edifici storici e dei portici di Via Zamboni. Inoltre, attraverso il V Bando della Legge 338/2000, ovvero il finanziamento ministeriale per le residenze studentesche e annessi servizi, il piano edilizio mira a realizzare più di 300 nuovi posti letto per studenti nella città di Bologna. Le opere previste in questo ambito sono quattro per un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Si segnala il progetto di recupero del complesso di via Foscolo (ex clinica neurologica): esso consentirà di realizzare un moderno centro per i servizi agli studenti che comprenderà, oltre alla residenza universitaria, una biblioteca, una palestra, laboratori informatici, auditorium e sale studio. Particolare attenzione sarà dedicata al rafforzamento dei Campus della Romagna, con una serie di interventi finalizzati al completamento e alla rifunzionalizzazione di insediamenti universitari recenti (Campus di Cesena, Campus di Forlì, Edificio ex CUP di Rimini, Complesso dell’Osservanza di Imola, Palazzo Corradini e casa Traversari di Ravenna) che hanno lo scopo di migliorarne la funzionalità abitativa, le prestazioni energetiche e aumentare la disponibilità di aule didattiche, sale studio, uffici e studi per ricercatori.