ALBERTO BIONDI
Cronaca

Unibo, Giovanni Molari: “Medicina? Numero programmato va mantenuto. E lezioni online in caso di scuole chiuse”

Il Rettore e le linee guida per il secondo triennio di mandato: “Consolidare gli obiettivi raggiunti e affrontare con determinazione le nuove sfide”

Unibo, il rettore Giovanni Molari e la conferenza di metà mandato

Unibo, il rettore Giovanni Molari e la conferenza di metà mandato

Bologna, 30 ottobre 2024 – Perplessità sullo stop al test per l’ingresso a Medicina e conseguente abolizione del numero chiuso al primo semestre (“Aspettiamo di capire che iter avrà anche se credo che un numero di medici ‘controllato’ sia la strada da percorrere anche per una didattica di qualità”) e didattica online (“per non perdere troppi giorni di lezione”) in caso di emergenze e calamità come è successo negli ultimi giorni a Bologna. Ma anche “consolidare gli obiettivi raggiunti e affrontare con determinazione le nuove sfide”.

Questa la strada indicata dal rettore Giovanni Molari per il secondo triennio del suo mandato alla guida dell'Università di Bologna. Il percorso avviato a partire dalla fine del 2021 ha portato a novità e cambiamenti su più fronti, dall'assetto istituzionale dell'Ateneo ai temi centrali dell'inclusione, della sostenibilità e del diritto allo studio.

"Sono stati tre anni entusiasmanti, certo segnati da diversi problemi che però non hanno rallentato il progresso di questa università. – spiega il rettore Giovanni Molari -. A partire dalla didattica, sempre più sostenibile, in cui abbiamo riportato i test d’ingresso in presenza, per garantire la massima qualità e aperto ulteriormente le porte a studenti da tutto il mondo. In questi tre anni è stato raddoppiato inoltre il numero di progetti di ricerca con un forte investimento nell’ambito delle infrastrutture. È stata inoltre posta una particolare attenzione al benessere del personale, oltre a quasi mille assunzioni in più. Con il 20% del corpo docente rappresentato da giovani ricercatrici e ricercatori abbiamo lavorato nella stabilizzazione delle loro assunzioni”.

Da tre anni a questa parte, anche di fronte a congiunture economiche poco felici, le contribuzioni studentesche sono scese ogni anno e le risorse economiche investite in benefici e servizi sono aumentate. “Sono stati fatti inoltre molti investimenti nell’ambito del diritto allo studio, nella riduzione delle tasse e in campo edile con la costruzione di studentati -continua il rettore Molari - L'obiettivo è ancora oggi congiungere l'eccellenza riconosciuta dell'offerta formativa con un'inclusività sistematica, che guardi non solo ai bisogni economici, ma più in generale alle esigenze di categorie studentesche più fragili, come studenti con disabilità, Dsa e Bes, studenti che lavorano, studenti caregivers, studenti che per le ragioni più varie rischiano l'abbandono”.

A proposito di diritto allo studio, il tema caldo di queste settimane è il disegno di legge in approvazione che riguarda la modifica della modalità di accesso alla facoltà di Medicina. Il rettore Molari commenta: “E’ un disegno di legge, aspettiamo di capire che iter avrà. Sicuramente si tratta di una soluzione complessa con diverse opzioni in termini di applicabilità. Credo comunque che un numero di medici ‘controllato’ sia la strada da percorrere. Un numero di studenti congruo significa didattica di qualità”.

Nel passato triennio è stata inoltre rafforzata l'integrazione con il Servizio sanitario nazionale, acquisendo 13 nuove Unità operative complesse in Ausl Romagna. “In questi tre anni abbiamo corso tanto, ora è il momento di stabilizzare il lavoro fatto. I capisaldi rimangono comunque ricerca internazionale, didattica innovativa che sempre più si deve adattare alle esigenze della nostra società e un’attenzione speciale al bilancio visto il periodo di tagli, oltre ovviamente al consolidamento di tutti i nostri traguardi” conclude Giovanni Molari.