Bologna, 8 febbraio 2024 - L’Università di Bologna si conferma attrattiva a livello nazionale e internazionale per l’anno accademico 2023/2024.
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Nuove matricole stabili
Le iscrizioni sono circa 26mila, alle quali si aggiungono più o meno 700 immatricolazioni di studenti internazionali in corso di perfezionamento. Numeri che confermano l’andamento dello scorso anno accademico, in cui ci sono state 26.300 iscrizioni.
"Ci siamo stabilizzati su numeri equilibrati", commenta Molari. Non a caso, sottolinea il rettore, su 84.000 domande di iscrizione (+3% rispetto all'anno scorso) e quasi 60.000 candidati alle prove di ammissione (+2%), i nuovi ingressi rimangono intorno a quota 26.000 studenti. "Dobbiamo puntare sulla qualità, non sui numeri - insiste Molari - perché dobbiamo avere spazi adeguati. Diciamo che abbiamo ammortizzato l'aumento fuori controllo del periodo Covid e ora abbiamo numeri che riteniamo per noi adeguati".
Magistrali e stranieri in crescita
“Un bilancio positivo - commenta il rettore Giovanni Molari -. Gli iscritti sono sostanzialmente uguali a quelli dello scorso anno, mentre crescono gli studenti delle magistrali, così come il numero dei laureati”. L’aumento sui corsi magistrali è del 3%, sfiorando i 9mila studenti. In campo internazionale, invece, Unibo totalizza un aumento dell’11% rispetto al 9% dello scorso periodo. In particolare, gli immatricolati provenienti dalla Cina rappresentano un incremento del 23%, così come dalla Turchia (24%) e dalla Russia (24%). Crescono ancora gli universitari provenienti dall’Iran: tra i nuovi iscritti, il 62% sono studentesse.
Borse di studio
Quest'anno è il 58,4% degli iscritti che ha uno sconto delle tasse, di cui oltre 25.650 studenti hanno l'esenzione totale (+10% in due anni).
Nuovi corsi
Negli ultimi anni, rileva ancora il rettore, "abbiamo attivato anche tanti corsi nuovi, perchè avevamo margini per farlo". Quest'anno invece le novità riguardano solo due magistrali: 'Global cultures' e 'Ingegneria nautica' a Forlì. "Prima di aumentare il numero dei corsi di laurea vogliamo avere gli spazi idonei".
Bologna -3%
Per questo nuovo anno accademico, sono calati gli iscritti provenienti da fuori regione. Bologna perde il 3%, una flessione che può dipendere anche dall’emergenza abitativa in città. "Su circa 19.000 - precisa Molari - non siamo preoccupati". Si tratta più che altro di flessioni in alcune lauree triennali, spiega il rettore, "dove comunque i numeri erano troppo alti". “La difficoltà di trovare casa a Bologna e l’aumento dei costi possono avere avuto questo effetto. Speriamo che gli sforzi che stiamo facendo portino a una mitigazione del problema nei prossimi anni”, conferma Molari.
Gli altri campus
Le immatricolazioni restano stabili, indicativamente, negli altri campus: a Ravenna c’è un aumento del 3%, Cesena cala a -3%. Forlì cresce del 16% (400 studenti in più: un centinaio a Medicina, gli altri soprattutto legati all'eliminazione del numero chiuso a Sociologia), mentre Rimini registra un -8%, ma è la sede più attrattiva per gli studenti internazionali.
Tolc in presenza
Tornano, dopo il periodo pandemico, i test di ammissione Tolc solo in presenza, “per garantire equità a tutti e un’istruzione di qualità”, conclude il rettore. Dieci corsi, invece, non prevedono più il test di ingresso.